In Sardegna c'è un centro di ricerca futuristico

Il centro di ricerca sardo è rapidamente diventato un punto di riferimento per lo sviluppo scientifico e tecnologico

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Si chiama Crs4, Centro Di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori In Sardegna, ed è uno tra i centri di ricerca più avanzati del nostro Paese. Di recente, il Crs4 ha fatto notizia grazie a contratti privati per 17 milioni di euro, nonché alla previsione di diventare un punto di riferimento per il calcolo quantistico.

Al Crs4 si lavora su tre grandi tematiche: intelligenza artificiale, big data e quantum computing. E si studiano temi come lo sviluppo energetica, il clima, le bioscienze, le discipline aerospaziali.

Ebbene, nel triennio 2020-2023 al Crs4 sono stati stipulati 93 contratti con clienti privati, per un totale di 17 milioni di euro. Sono anche stati assunti 16 ricercatori a tempo indeterminato (e non è mancata qualche protesta).

Il Crs4, gestito direttamente dalla Regione guidata da Christian Solinas, ha ricevuto un investimento da 4,5 milioni di euro per raddoppiare la potenza di calcolo disponibile in loco: ora i ricercatori possono contare su un supercomputer da 4,5 PetaFLOPS - siamo ben lontani dai record di cui si parla ogni tanto, ma è comunque un sacco di potenza. Per i dati, il Crs4 può contare su 6,3 petabyte di spazio.

Presente anche la piattaforma Next Generation Sequencing Core, con il primo sequenziatore genomico Illumina NovaSeq X Plus di ultima generazione, il primo in Italia. Al Crs4 si fa ricerca in molti ambiti diversi: qui si è sviluppata una piattaforma per la gestione delle smart cities, si studiano strumenti e soluzioni per l’esplorazione spaziale - in particolare per coltivare alghe su Marte come risorsa alimentare.

Non manca l’impegno sul territorio: il Crs4 si impegna in diverse azioni presso le scuole sarde, per offrire corsi e divulgazione scientifica agli alunni di scuole dell’infanzia ed elementari.