Iliad ieri ha confermato durante il Capital Markets Day che entro il 2024 attiverà servizi residenziali, sfruttando potenzialmente le reti di Open Fiber, TIM e Fastweb. Il documento ufficiale non ha svelato molto delle potenziali strategie future, ma solo che l'impegno infrastrutturale sarà minimo – light Capex (CAPital EXpenditure) model. Ciò vuol dire che probabilmente si affiderà al mercato all'ingrosso della fibra, come fanno molti provider.
Il candidato ideale in questo momento potrebbe essere Open Fiber, che consente di noleggiare fibra spenta o accesa - quindi confezionare pacchetti "chiavi in mano" in numerose città – e abilitare prestazioni di connettività da 1 Gbps.
Iliad vede attualmente sul mercato italiano una "limitata convergenza" tra fisso e mobile, quindi punta non è da escludere l'approccio vincente adottato in Francia. Da ricordare infatti che oltreconfine Iliad ha guadagnato notevoli quote di mercato grazie a un'offerta quad-play molto concorrenziale.
La data del 2024 non è casuale poiché rientra nel piano "Odissea 2024" che guiderà l'azione dell'intero gruppo. Per la Francia si parla si 30 milioni di linee FTTH entro 6 anni e più di 4,5 milioni di abbonati fibra. Sul fronte mobile invece l'aspirazione a diventare primo operatore alternativo 4G e 5G con oltre 25.000 torri.
In Italia invece, oltre alla sfida residenziale, l'obiettivo è attivare nel breve circa 10000/12000 antenne, raggiungere un volume di affari di 1,5 miliardi di euro e ottenere una quota di mercato del 10%. Da ricordare però che proprio ieri è stata annunciata la prossima cessione a Cellnex di 2200 torri, quindi è evidente che la prospettiva è di ampliare la copertura territoriale con accordi (Cellnex e Inwit) più che acquisizioni.