Il valore globale di un iPod

La differenza tra il costo dei componenti e il valore del prodotto finale si chiama "valore aggiunto". Apple sugli iPod 30 GB da 299 dollari, che non produce e non assembla, tira su 80 dollari.

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a cura di Dario D'Elia

Introduzione

Ogni prodotto, soprattutto tecnologico, nasconde un percorso. Una storia che riguarda lo sviluppo, la produzione e le finanze coinvolte - nonché generate. Un Apple iPod è come un BigMac, gli U2 e la Ferrari. Segna i confini del primo mondo sviluppato: se non ne hai mai sentito parlare è perché il consumismo ha bussato solo flebilmente alla tua porta.

Ebbene, svelare il backstage di questa vaudeville di impronta capitalistica è certamente interessante, ma soprattutto permette di comprendere quali siano i meccanismi economico-finanziari che si celano dietro ciò che si chiama comunemente "elettronica di consumo".

Tre ricercatori dell'Università della California hanno realizzato uno studio approfondito sulle dinamiche produttive e commerciali che riguardano un comune Apple iPod da 30 GB - normalmente disponibile sul mercato retail a circa 299 dollari. Greg Linden, Kenneth L. Kraemer e Jason Dedrick hanno utilizzato, come base dati di partenza, il rapporto realizzato dalla Portelligent che esamina in dettaglio tutte le componenti che costituiscono un iPod.

Insomma, grazie a "Who Captures Value in a Global Innovation System? The case of Apple's iPod", è stato possibile fare un po' di luce sulla complessità dell'economia globale.

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