Max Planck Institute for Software Systems ha avviato uno studio sulle attività di "filtering" attuate dai provider. Per completare la mappa globale ha chiesto però l'aiuto della comunità online, mettendo a disposizione un tool capace di analizzate la propria connessione.
La specifica applet Java (Glasnost) simula infatti lo scambio dati via browser attraverso il protocollo BitTorrent. Il software è sufficientemente evoluto per scandagliare il traffico, e quindi rilevare gli eventuali blocchi attivati dai provider.
I primi 8 mila partecipanti hanno consentito di svelare le azioni di filtering di Comcast, Cox e StarHub. In Italia, al momento, su 182 host analizzati nessuno ha evidenziato blocchi. "Vogliono ergersi a controllori della Rete, bloccano senza che ce ne sia bisogno", sostengono gli attivisti di Save The Internet.
Intanto i provider accusati di poca "neutrality" continuano a difendersi sostenendo che la gestione del traffico sia fondamentale per consentire prestazioni adeguate a tutta la clientela.