Il TAR del Lazio ieri ha dato il via libera al rimborso delle bollette residenziali calcolate su 28 giorni, ma contemporaneamente ha anche annullato i 4,64 milioni di euro di sanzione complessiva comminati da AGCOM a TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno a seconda dei punti di vista, insomma. Se da una parte c'è da esultare per il fatto che tutti i rimborsi dovranno essere accreditati in fattura entro il 31 dicembre 2018, dall'altra rimane l'amarezza di un comportamento scorretto non sanzionato.
Il TAR pare aver accolto parzialmente i ricorsi delle società concedendo l'annullamento della "sanzione amministrativa pecuniaria, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti dell'AGCOM", come riporta Reuters. Per ogni ulteriore dettaglio però bisognerà attendere le motivazioni delle sentenze, che sono previste tra 30 giorni.
Come funzioneranno i rimborsi? L'AGCOM ha stabilito che il calcolo della differenza tra quanto pagato con la fatturazione a 28 giorni e quanto avremmo dovuto correttamente pagare con una fatturazione mensile dovrà essere stabilito considerando un lasso di tempo preciso. Vale a dire dal 23 giugno 2017 all'ultima data utile prima del ritorno alla fatturazione mensile – che nella maggior parte dei casi è avvenuta tra marzo e aprile 2018. L'operazione sarà automatica, quindi non vi sarà bisogno che gli utenti ne facciano richiesta.
Rimane ancora il nodo da risolvere legato agli abbonati che nel frattempo hanno cambiato operatore. TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb in accordo con l'AGCOM dovrebbero stabilire le modalità entro fine mese.