Il riconoscimento facciale è implacabile, non sfuggi nemmeno con la chirurgia plastica

Storici criminali del passato usarono la chirurgia facciale per evitare di essere riconosciuti. Oggi però non è più così facile.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Nel corso degli anni, alcuni criminali famosi come Ronnie Biggs, negli anni '60, e Juan Carlos Ramírez Abadía, noto come 'Chupeta', negli anni '90, sono riusciti a sfuggire alla giustizia attraverso degli interventi di chirurgia plastica.

Ronnie Biggs, noto per il colpo al treno del 1963, riuscì a evadere dal carcere e a sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica. Tuttavia, la sua fuga fu di breve durata, poiché fu identificato e catturato di nuovo.

'Chupeta', un signore della droga colombiano, cancellò la sua identità biometrica negli anni '90 e si sottopose a numerosi interventi chirurgici per modificare il suo volto. Queste modifiche furono così efficaci che persino gli investigatori statunitensi dell'intelligence faticarono a identificarlo nuovamente.

Con l'avanzamento della tecnologia di riconoscimento facciale, però, è diventato sempre più difficile evitare la sorveglianza digitale e, in un mondo in cui la privacy è spesso scambiata per sicurezza, la tecnologia è riuscita a eliminare, quasi del tutto, questi escamotage.

Londra è stata a lungo all'avanguardia nella sorveglianza, con una telecamera installata per le strade, ogni 14 residenti. Tuttavia, il compromesso tra privacy e sicurezza sta diventando sempre più evidente, poiché la tecnologia di riconoscimento facciale (FRT) migliora costantemente. Questi sistemi possono ora produrre corrispondenze accurate tra volti catturati dalle telecamere e immagini memorizzate nei database, il tutto a una velocità incredibile.

Sebbene il miglioramento nella precisione sia considerato positivo, ci sono preoccupazioni riguardo agli errori, in particolare quando coinvolgono le minoranze etniche o, come successo in passato, rischiano di violare la privacy dei normali cittadini.

Indipendentemente da tutto questo, però, trovare modi per eludere questi controlli sta diventando sempre più difficile. La chirurgia plastica, un tempo il metodo più efficace, ha perso gran parte della sua utilità a causa dell'efficacia degli algoritmi di riconoscimento facciale.

Sebbene alcuni interventi di chirurgia plastica possano rendere irriconoscibile una persona, vi sono alcune caratteristiche che non possono essere modificate e che gli attuali algoritmi di riconoscimento facciale riconosceranno sempre (come ad esempio gli occhi). Esistono alcune "soluzioni estreme" ma si tratta di interventi altamente costosi, che richiedono tempo, conoscenze e risorse considerevoli e che comportano dei rischi per la salute così elevati che, al momento, non sono ancora stati constatati casi in cui dei criminali ne abbiano usufruito.

Ci sono, tuttavia, alcuni trucchi meno esosi in termini di costi, che alcuni criminali usano tutt'ora per cercare di evitare la sorveglianza. Un esempio fra tutti è la "mimetizzazione dazzle della visione al computer", la quale utilizza schemi di colori, e forme geometriche, capaci di confondere gli algoritmi FRT. Tuttavia, si tratta di un trucco oramai conosciuto e che molti algoritmi moderni sono già in grado di aggirare, non permettendo di evitare l'identificazione.

Per quanto, però, la tecnologia continui a svilupparsi, è essenziale stabilire delle regole in termini di privacy per le persone comuni, le quali tollerano sempre meno il fatto di poter essere osservate costantemente. La trasparenza diventa cruciale in un mondo in cui tutto è identificabile e la consapevolezza di come la tecnologia sta cambiando il nostro rapporto con la privacy risulta fondamentale per evitare situazioni come quella di Clearview AI, una piccola azienda fondata da Hoan Ton-That, che mise a disposizione delle forze dell'ordine oltre tre miliardi di immagini di persone per garantire un accurato riconoscimento facciale, violando totalmente la privacy dei cittadini onesti.

Leggi altri articoli