L'anno prossimo, quando sarà completato, il parco eolico Hornsea 1, sarà il più grande del mondo e fornirà energia rinnovabile prodotta dal vento a più di un milione di abitazioni del Regno Unito. La prima turbina Siemens Gamesa da 7 megawatt (MW) ha cominciato a generare energia pochi giorni fa, subito dopo l'installazione a 120 chilometri dalla costa dello Yorkshire. Entro l'estate del 2020 ce ne saranno 174 in tutto, sparse in un'area di mare di 407 chilometri quadrati. La produzione complessiva annua sarà di 1,2 gigawatt (GW).
Il parco eolico è una joint venture tra la società danese Ørsted, leader mondiale nel settore dell'energia eolica offshore, e Global Infrastructure Partners. Hornsea 1 è il primo di quattro parchi eolici previsti in questa zona del Mare del Nord. Il rotore delle turbine Siemens Gamesa SWT 7.0-154 ha un diametro di 154 metri mentre l'altezza dell'aerogeneratore è di 180 metri. Per il parco eolico Hornsea 2, già in fase di realizzazione, sono previste le turbine SG 8.0-167 DD da 8 MW, mentre nei parchi 3 e 4 dovrebbero essere installate le gigantesche turbine Siemens Gamesa SG 10.0-193 DD da 10 MW, il cui rotore ha un diametro di 193 metri e la cui produzione è prevista per il 2022.
"Hornsea 1 – ha dichiarato il responsabile di Ørsted UK, Matthew Wright - è il primo di una nuova generazione di centrali elettriche offshore che ora rivaleggia con le capacità delle tradizionali centrali elettriche a combustibile fossile. La capacità di generare elettricità pulita al largo di questa scala è una pietra miliare significativa a livello mondiale, in un momento in cui occorre intervenire con urgenza per affrontare i cambiamenti climatici". Hornsea 2 Two avrà una capacità produttiva di 1,4 GW, sufficiente per alimentare 1,3 milioni di abitazioni, mentre Hornsea 3 dovrebbe generare 2,4 GW per soddisfare i bisogni di più di 2 milioni di case. Il progetto 4 è invece ancora in fase di progettazione e non sono stati indicati finora gli obiettivi energetici.
Henrik Poulsen, amministratore delegato di Ørsted, ha dichiarato di essere in stretto contatto con i principali produttori eolici per utilizzare l’ultima generazione di turbine, alcune delle quali dovrebbero raggiungere l’altezza dello Shard di Londra, l’edificio più alto d’Europa. Secondo Poulsen, le centrali offshore potrebbero aiutare il governo a colmare il gap di energia a basse emissioni di carbonio creato dall’uscita delle compagnie giapponesi Hitachi e Toshiba dai nuovi progetti nucleari nel Regno Unito. Insomma, se il nucleare vacilla, il vento può gonfiare le vele dell'energia sostenibile.