Il nuovo marchio europeo e le nuove regole

Il 23 marzo 2016 è entrato in vigore il Regolamento dell'Unione Europea n. 2424/2015, il quale attraverso la modifica del Regolamento (CE) n. 2868/95, ha adottato una serie di misure nel quadro del pacchetto legislativo UE per la riforma del marchio.

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a cura di Dott. Giuseppe Laganà

Il 23 marzo 2016 è entrato in vigore il Regolamento dell'Unione Europea n. 2424/2015, il quale attraverso la modifica del Regolamento (CE) n. 2868/95, ha adottato una serie di misure nel quadro del pacchetto legislativo UE per la riforma del marchio.  

Nuove denominazioni

Sono state introdotte, tra le altre cose, alcune modifiche formali che hanno inciso in particolare sulla denominazione dell'Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI) il quale è diventato Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e sul marchio Comunitario, divenuto Marchio dell'Unione Europea, con la conseguenza che tutti i "vecchi marchi" a far data dal 23 marzo hanno automaticamente recepito la nuova qualificazione.

Sono stati inoltre previsti gli adeguamenti ad altre denominazioni nell'ottica di un allineamento delle previgenti disposizioni regolamentari con il trattato di Lisbona.

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Nuovo sistema di tassazione

Il regolamento ha anche inciso sotto un altro rilevante aspetto della materia, ovvero quello economico, specie con riferimento all'importo delle tasse dovute per la domanda di registrazione e rinnovazione del marchio, che rispetto alla previgente normativa è stato ridotto.

Infatti, prima del 23 marzo 2016, chiunque avesse voluto registrare un marchio comunitario doveva sostenere un costo di almeno 900 euro per una domanda presentata telematicamente e di 1050 euro per una domanda presentata in forma cartacea.

Tuttavia, nel sistema precedente i costi di registrazione erano idonei a determinare la protezione di prodotti/servizi contenuti all'interno di tre classi, e tale circostanza manifestava i limiti della disciplina, soprattutto nei confronti del titolare del marchio intenzionato a richiedere la protezione del proprio marchio con riferimento a prodotti/servizi contenuti in una sola classe.

In questo senso, dal 23 marzo 2016 le cose sono cambiate attraverso l'introduzione del sistema detto "one fee per class", che comporta l'applicazione di un costo fisso per la domanda di marchio limitata a prodotti/servizi contenuti in una sola classe, al quale sommare il costo fisso di 150 euro per ogni classe aggiuntiva eventualmente richiesta dal titolare.

Il nuovo meccanismo consente, al soggetto interessato a tutelare una classe, una riduzione dei costi di registrazione pari a 50 euro. Con due classi, invece, viene mantenuta la stessa cifra prevista in precedenza (900 euro), mentre dalla terza e per le successive classi è necessario il pagamento di 150 euro per ogni classe aggiuntiva, quindi con un lieve aumento rispetto alla vecchia disciplina.

Per quanto riguarda la richiesta di rinnovo delle registrazioni del marchio, invece, il titolare potrà beneficiare di una riduzione dei costi che arriva a sfiorare il 40%. Oggi per rinnovare la registrazione non si dovranno più pagare 1.350 euro, ma una cifra che può essere pari alle somme di 850,00 per una classe e di euro 900 per la seconda classe, cui sommare eventualmente l'importo di 150 euro per ogni classe aggiuntiva.

Il risparmio può essere evidente e significativo: basti pensare, ad esempio, che un soggetto intenzionato a rinnovare la registrazione coprendo tre classi, prima pagava 1.350 euro, mentre oggi 1.150, con una riduzione dei costi pari a  200 euro.

Si registrano inoltre delle riduzioni anche nel caso di domande di opposizione, annullamento e ricorso anche se in misura meno marcata.

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