Si profila, quindi, una grande opportunità per le aziende che "devono arrivare a focalizzare le strategie di marketing e tracciare i consumatori". Pavone aggiunge anche che "bisogna trovare delle forme di comunicazione completamente diverse e che certamente siamo di fronte ad un mercato molto più frammentato, con dei modelli completamente nuovi".
Nielsen/Ratings, infatti, conferma che il web è trainato dai più giovani (circa 30 milioni). Di questi più di 19 milioni si sono collegati al Web almeno una volta nel mese di settembre. In Italia i surfer, in poco meno di un anno, sono aumentati dell'8%. Mentre a livello mondiale il numero di utenti ha già superato quota un miliardo. Come approfittare, quindi, di questa grande opportunità? "Dato che la nostra economia è ampiamente formata da piccole e medie imprese, che finora non hanno potuto permettersi la pubblicità sui broadcast televisivi, adesso potranno farlo con il narrowcast di Internet", ha dichiarato ministro Paolo Gentiloni. Concorda Paolo Duranti, direttore Nielsen Media Research: "Le 1.553 aziende che investono in pubblicità online, spendono mediamene per una campagna su Internet 72 mila euro, pari praticamente all'investimento medio fatto sui periodici. I settori più sensibili all'efficacia della pubblicità online sono TLC, finanza ed assicurazioni, tempo libero, ed un terzo delle aziende che oggi fanno pubblicità in televisione, usa anche Internet".
"Il Web è un mezzo che lavora alla perfezione in sinergia con la tv, e raggiunge il difficilissimo consumatore giovane, quello che tende a sfuggire ai media tradizionali", ha sottolineato Giulio Malgara, presidente dell'UPA (Utenti Pubblicità Associati), facendo un chiaro riferimento al controbuto della televisione commerciale degli anni '80.