eBay, oggi
eBay non è più quella di una volta.
Forse alcuni di voi ricorderanno l'epoca d'oro, quando su eBay c'erano vere aste fatte da privati, e partecipare a una portava con sé una certa eccitazione, dovuta al rischio e al gioco, e le paure dovute alle poche certezze riguardo al prodotto.
Oggi, però, moltissime inserzioni sono in realtà vendite, legate alla formula "Compralo Subito", e gestite da negozi, più che da altri utenti. L'esperienza dell'asta è del tutto scomparsa, i prezzi sono fissi, ed eBay fa ancora più soldi di prima.
L'eBay di oggi può essere definita il "sequel" della prima eBay, della quale restano poche tracce. Il venditore non ha molti incentivi ad applicare un prezzo iniziale basso, ed attirare così più partecipanti, anzi gli alti costi di gestione, ai quali si aggiunge la commissione se si vuole accettare la carta di credito tramite PayPal, e un mercato saturo in praticamente tutti i settori hanno resto questo sito molto meno stimolante di prima.
In molti casi la vendita parte da prezzi alti, e le spese di spedizione sono gonfiate, ma si tratta spesso di una misura necessaria a giustificare l'uso di questo strumento.
È normale, quindi, che i compratori si stiano dirigendo altrove, come Amazon, Craiglist o altri sistemi ancora, in parte demotivati anche dall'uso generalizzato di software automatici per partecipare alle aste e fare la propria offerta all'ultimo momento utile, ma anche grazie alla grande diffusione di pratiche poco chiare, da parte di molti venditori, e dalla presenza sempre più numerosa di account "strani" che intervengono nelle aste.
Infine ma non ultimo, eBay ha rivisto anche il sistema di feedback, sollevando ire e lamentele da parte dei venditori. Insomma, sembra che il sequel sia decisamente peggiore dell'originale, nel caso di eBay.