HoverAir X1 PROMAX, il selfie-drone portatile che registra in 8K | Test & Recensione
HoverAir X1 PROMAX è la variante più completa, e performante, del modello X1. Tantissima tecnologia e funzionalità ma a che prezzo?
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Qualche mese fa ho provato il selfie-drone HoverAir X1, rimanendone positivamente colpito dato il suo ingombro molto limitato e la possibilità di portare con se un drone in grado di fare delle registrazione di buona qualità. Mi piacquero molto i suoi automatismi che permettono di registrare veloci filmati, sia per ricordo sia perfetti per i social, anche a chi non ha alcuna esperienza di droni.
Peccato che dopo pochissimo tempo dalla mia prova è arrivato il DJI NEO, un selfie-drone in grado di fare le stesse cose, con gli stessi automatismi, e con in più l’esperienza e la qualità dell’app di DJI. Ma a farmi preferire il DJI NEO, rispetto all’HoverAir X1, è stato più che altro il prezzo, considerando che il drone DJI costa la metà. Qui potete trovare un confronto diretto tra i due droni: DJI Neo vs HoverAir X1, qual è il mini selfi-drone migliore ?
HoverAir, però, ha rilanciato poco dopo con il modello X1 PROMAX (c’è anche la versione solo PRO), che ho finalmente potuto provare. Non si tratta della stessa categoria, quantomeno se guardiamo il prezzo, considerando che HoverAir X1 PROMAX costa 759 euro, prezzo che sale a 959 se prenderete (e lo consiglio) la versione Basic Combo, che include una seconda batteria, la base di ricarica, il caricatore e una valigetta in cui inserire tutto. Nonostante questo prezzo decisamente maggiore, il modello d’uso di questo drone è condiviso con l’X1 e le varianti sono tutte da ritrovarsi in una serie di funzionalità esclusive per questa variante.
Come è fatto
HoverAir X1 PROMAX ha lo stesso design dell’X1, che ha l’obiettivo di essere estremamente portatile. Da chiuso ha le “ali” ripiegate, così da ridurre drasticamente l’ingombro, e anche se è più grande dell’X1, si riesce ugualmente a infilarlo in una tasca e portarlo sempre con sé. Il corpo centrale è occupato per la maggior parte dalla batteria, che estende di molto il tempo di volo. Il corpo più grande non porta solo il vantaggio di una batteria più capiente, ma ha permesso a HoverAir d’integrare anche altri sensori: abbiamo il pacchetto completo, compreso un sensore anticollisione posteriore.
La videocamera è posizionata sul classico gimbal posto nella parte anteriore del drone, e poco sopra si trova il pulsante di accensione e un piccolo schermo LCD informativo. Da questo schermo possiamo vedere lo stato di carica della batteria e la modalità di volo selezionata, che si può cambiare sempre con il pulsante apposito posto affianco. C’è un LED anteriore che indica lo stato del drone, soprattutto utile per capire quando sta registrando e sulla sinistra, ad ali chiuse, è posizionata la porta USB-C e il lettore di schede MicroSD. Il drone integra una memoria da 64 GB che sarà sufficiente per registrare molti filmati e la porta USB-C può essere usata per trasferire velocemente i file o caricare la batteria.
Specifiche tecniche
L’HoverAir X1 PROMAX pesa 192 grammi, e ciò lo rende tranquillamente utilizzabile senza la necessità di dover fare il patentino apposito. Il sensore della fotocamera (1/1.3” / grandangolare) è in grado di catturare video alla massima risoluzione di 8K (la versione solo PRO si ferma a 4K). Se selezionerete la ripresa a 8K sarete limitati a 30 FPS, mentre il 4K arriva ai 120 FPS, oltre a permettervi di girare video con orientamento verticale.
La differenza di prezzo tra la versione PRO e quella PROMAX è molto legata alle capacità video / fotografiche. Oltre alla risoluzione 8K, che potrebbe essere considerata inutile ma che offre più flessibilità per determinate tipologie di professionisti (come ad esempio effettuare dei crop dell’immagine), per molti la registrazione verticale in 4K potrebbe essere quasi indispensabile, così come la possibilità di regsitrare in HDR, di scattare foto a una risoluzione di 48 pixel (la PRO è limitata a 12) o la modalità slow motion in 4K@120 FPS, limitata alla risoluzione Full HD nella versione PRO.
Il drone integra il Wi-Fi 6, infatti se avete uno smartphone compatibile il trasferimento dei filmati tramite connessione senza fili, risulterà molto veloce. Manca il GPS, ma è dotato di un sistema di riconoscimento visivo che permette al drone di tornare al punto di partenza. Arriva alla velocità massima di ben 60 km/h.
Prova d’uso
Partiamo dalle modalità automatiche, le stesse presenti nel modello X1:
- Hover: il drone si alza in aria e rimane in posiziona fissa, puntando verso il soggetto. Potrete modificare la durata della registrazione (30 sec, 60 sec, 5 minuti o continua), disabilitare il tracking (quindi se seguire o no gli spostamenti del soggetto).
- Zoom out: il drone parte dalla vostra mano e si allontana, volando all’indietro e alzandosi. Potrete scegliere se fare una ripresa video o una foto (dopo aver raggiunto il punto di volo più alto), se dividere in due gli spezzoni video (andata e ritorno), la distanza a cui allontanarsi (1,5, 3 6 o 9 metri), se spostarsi verso l’alto, verso il basso o rimanere parallelo al terreno.
- Follow: il drone ci segue, potrete cambiare la durata della registrazione (30 sec, 60 sec, 5 minuti o continua), scegliere la distanza di ripresa (vicino, standard o lontano), scegliere l’altezza di ripresa su 5 livelli differenti, da vicino al terreno ad altezza elevata.
- Orbit: il drone gira attorno al soggetto e riprende un video o scatta delle foto. Potrete scegliere la distanza dal soggetto (1,5 , 2,5 , 4 o 6 metri), i giri che deve fare (un quarto di giro, mezzo giro, un giro completo o 3 giri completi). Se rimanere all’altezza standard in cui si trova, se alzarsi di un metro o abbassarsi di un metro.
- Bird’s Eye: il drone decolla e vola sopra alla nostra testa. Potrete scegliere se registrare un video o scattare foto, se dividere il video in due segmenti, l’altitudine massima (5, 7, 9 e 15 metri), se ruotare su se stesso mentre sale e scende.
- Custom: potrete scegliere tra “snapshot”, cioè il drone ci segue e scatta una foto ogni volta che rimaniamo in posa per tre secondi o “dolly track”, cioè il drone viaggia davanti a noi riprendendoci di fronte.
Sono tutte molto semplice da usare e, differentemente dal modello meno costoso, la presenza di un sensore posteriore permette di utilizzarle senza particolari problemi. L’ho messo alla prova in diverse situazione e sempre è stato in grado di arrestarsi prima di andare a sbattere. Tuttavia dovrete fare attenzione, in modalità dolly track, agli spostamenti laterali: se quando il drone viaggia verso di noi, in avanti, non ci sono particolari problemi, quando il drone procede in retromarcia, si avvicina pericolosamente agli ostacoli, probabilmente per via di una videocamera posteriore con un angolo di visione inferiore.
Se vorrete usarlo per il volo manuale dovrete acquistare il controller, venduto separatamente a un prezzo aggiuntivo. Non ho potuto provarlo, ma posso dirvi che usando solo lo smartphone è praticamente impossibile fare dei voli che garantiscano delle riprese di qualità: muovere i piccoli joystick virtuali per disegnare una traiettoria continua e precisa è molto difficile, quindi vi troverete a volare in maniera approssimativa con tanti piccoli aggiustamenti che inficieranno la qualità della ripresa. Se l’obiettivo è andare dal punto A al punto B e poi scattare delle foto, allora andrà bene, se invece vorrete riprendere una bella scena con movimenti fluidi e precisi, allora dovrete acquistare il joystick.
La batteria permette di effettuare un volo di circa 18/20 minuti e quando l’autonomia residua sarà del 10%, il drone atterrerà. Un risultato discreto, ma che vi porterà ad acquistare almeno un paio di batterie aggiuntive per non rimanere a secco durante le riprese più impegnative.
Per quanto riguarda la qualità, in termini di nitidezza del video non è niente male. Insomma si ha una risoluzione 4K / 8K senza compromessi. Un po’ meno entusiasmante è il modo in cui il drone gestisce i livelli di luminosità: spesso l’immagine è molto contrastata e di conseguenza ci saranno varie situazioni in cui il cielo, ad esempio, sarà bruciato. Insomma, il bilanciamento dei colori della ripresa originale è buono, ma non ottimo, e se vorrete andare oltre alla ripresa di immagini per video personali, dovrete dedicarci un po’ di tempo in post-produzione.
Interessante invece la capacità dell’applicazione di annullare il rumore emesso dai rotori in fase di registrazione video con cattura dell’audio. Potrete ad esempio metterlo in modalità dolly track o hover, riprendervi mentre parlate, usando il microfono dello smartphone o un microfono collegato allo smartphone, e avere come risultato un video con la vostra voce senza il rumore del drone in sottofondo, il quale non è nemmeno particolarmente silenzioso. Si sente che la voce è passata attraverso un filtro perché non è totalmente naturale, ma il risultato finale è certamente buono e per certi versi persino superiore di quello svolto dal DJI NEO.
Verdetto
HoverAir X1 PROMAX è un drone un po’ controverso. Prima di tutto parliamo delle cose positive: le funzioni automatiche sono fatte molto bene, potrete riprendere con zero sforzo molte situazioni che poi, messe tutte assieme, vi permetteranno di creare un filmato mozzafiato. Immaginate di andare a fare una vacanza in qualche posto naturale e riprendere tanti panorami senza nemmeno la necessità di pilotare veramente il drone. Interessante anche la funzione di registrazione della voce con l’annullamento del rumore di sottofondo. La videocamera cattura immagini molto nitide e potrete scegliere tra una vasta combinazione di risoluzione, FPS e rapporto di forma. Tutto questo in un drone compatto che s’infila in una tasca del giubbotto.
Tra i punti meno entusiasmanti c’è invece l’impossibilità di effettuare voli manuali per riprese di qualità con il solo smartphone; andrà bene per posizionare il drone e fare delle foto, ma non riuscirete a fare riprese cinematografiche, o almeno potreste riuscirci dopo ore e ore di volo ed esperienza nell’interazione con i joystick virtuali a schermo. Se volete il controllo manuale, dovrete mettere in conto almeno ulteriori 99 euro per i joystick fisici.
La qualità delle immagini, in termini di gestione dei colori e della gamma, è buona, ma non ottima, e in base alle situazioni potrebbe peggiore. Ad esempio in alcune giornate nuvolose, con il cielo coperto, tende a bruciare molto lo sfondo e creare dei contrasti che rovinano la ripresa. In questo caso la ripresa in HDR aiuta, ma è presente solo sul PROMAX.
Tutto ciò si deve raffrontare con il prezzo di 759 euro (PROMAX), a cui aggiungere almeno un paio di batterie (69 euro l’una) e il joystick (se vorrete volare manualmente, 99 euro). Stiamo quindi parlando di poco meno di mille euro, ed evitare di acquistare gli accessori aggiuntivi limiterebbe molto le potenzialità d’uso di questo drone.
In base alla tipologia d’uso, quindi se pensate di poter usufruire molto delle funzioni automatiche, se vi interessa prima di tutto un drone che possa seguirvi in maniera autonoma, e se farete un uso limitato della modalità di volo manuale, allora l’HoverAir X1 PROMAX potrebbe offrirvi il giusto mix di caratteristiche per soddisfare le vostre esigenze. In tutti gli altri casi, probabilmente sul mercato ci sono modelli meno costosi tra cui scegliere.
Voto Recensione di HoverAir X1 PROMAX
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Modalità di volo automatiche
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Compatto
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Trasferimento file molto veloce
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Risoluzione fino a 8k
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Registrazione voce con annullamento del rumore dei rotori
Contro
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Modalità manuale poco sfruttabile senza controller
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Qualità cromatica delle riprese non eccellente
Commento
Informazioni sul prodotto
HoverAir X1 PROMAX