Macro-profili tariffari ADSL

Scegliere l'abbonamento ADSL per le proprie esigenze non è più un problema, basta consultare la nostra guida.

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a cura di Dario D'Elia

Macro-profili tariffari ADSL

Che genere di net-surfer sono? Ecco questa è forse la prima domanda che bisognerebbe porsi. Considerando il fatto che Internet provoca una certa "dipendenza" è bene sapere che mediamente le tariffe a consumo non sono troppo convenienti. A onor di cronaca Altroconsumo ha rilevato in questo caso che siamo i più cari di Europa: la nostra migliore tariffa oraria (Tele2) supera del 120% quelle straniere. Di solito bastano comunque poche ore alla settimana per ripagarsi un'eventuale flat , ovvero il classico abbonamento mensile a forfait ? paghi una cifra e navighi e scarichi quanto e quando vuoi.

Un'ora a consumo costa circa 1,80/2 euro, mentre per un flat si parte da poco meno di 20 euro. È evidente che con tariffe di questo genere, senza entrare subito nei dettagli delle offerte, si può comprendere quale possa essere la strada da intraprendere. Non a caso le nostre tariffe flat da 7/8 Mega sono fra le più economiche in Europa.

Per quanto riguarda invece l' unbundling , ovvero la possibilità di sganciarsi totalmente da Telecom Italia e quindi disporre sia del servizio ADSL che voce di un altro provider (senza pagare più il canone all'ex monopolista), le offerte italiane sono fra le più care d'Europa. Non considerando le opzioni di telefonia illimitata, gli abbonamenti mensili sono indicativamente sui 30/40 euro. Secondo i rilevamenti paghiamo mediamente fra il 30% e il 40% in più rispetto agli altri; circa il 50% in più rispetto ai tedeschi.

Il secondo elemento chiave riguarda le prestazioni velocistiche del servizio. Indicativamente le prestazioni massime in download (scaricamento dal web) e in upload (spedizione via web), dichiarate dai provider, non corrispondono alla realtà. A meno che non venga dichiarata una Banda Minima Garantita ? che ovviamente le offerte consumer degli operatori nazionali non prevedono - ci si trova un po' in balia della serietà degli ISP. Le pubblicità indicano sempre massimi teorici, che non considerano i valori di traffico effettivi della propria zona di residenza e tanti altri parametri.

In genere è ancora accettabile una velocità media che corrisponde alla metà di quanto dichiarato dall'ISP, con punte più alte nelle ore a basso traffico. Se non si raggiungono neanche il 50% delle prestazioni promesse è bene farsi sentire e in caso estremo abbandonare il provider.

Per navigare online abbastanza tranquilli sono sufficienti le soluzioni da 4 Mega, mentre per scaricare molto dalla Rete vi è bisogno di un servizio da almeno 8 Mega. Ora, questo non vuol dire che con pacchetti a basse prestazioni non si possano scaricare aggiornamenti software o demo? semplicemente si impiegherà più tempo.

Capitolo a parte è rappresentato dalle esigenze di file-sharing. Negli ultimi mesi si è acceso un dibattito sulle presunte attività di filtering o deep packet inspection attuate da alcuni provider statunitensi. Ebbene, in Italia non sono ancora stati rilevati comportamenti di questo genere. Esiste comunque un nuovo software gratuito per testare le connessioni online.

La prima fase si completa quindi rispondendo a queste due semplici domande:

  • Tariffazione a consumo o flat?
  • Soprattutto navigazione online o anche importanti sessioni di download?

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