Il tempo di posa

Guida - Come usare una reflex. Ottenere scatti migliori, in pochi minuti. Ecco lo scopo di questa guida che non si perde in tecnicismi e teoria, e cerca di spiegare anche ai meno esperti come usare la reflex per ottenere il risultato desiderato. La guida per chi si è appena comprato una reflex ed è vincolato all'automatismo totale.

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a cura di Tom's Hardware

Il tempo di posa

Impostando la macchina in Priorità di tempi, il fotografo ha il pieno controllo su questo parametro di scatto. Il tempo di posa influenza il movimento all'interno dell'immagine. Spesso, nella fotografia di tutti i giorni, si desidera eliminare ogni traccia di movimento dalle foto.

Bisognerà allora prestare attenzione a due tipi di movimento: quello del soggetto, evidente, e quello della fotocamera, più insidioso, che dà origine al cosiddetto "micromosso". Per evitare entrambi, è necessario usare tempi brevi, indicativamente almeno 1/60 s.

Ecco il risultato di uno scatto con tempo di posa troppo lungo (in questo caso, 1/2 s.). Quando si scatta a mano libera con teleobiettivi molto potenti, però, il tempo di posa deve essere ancora più breve per evitare il micromosso, specialmente se l'ottica non è stabilizzata.

Come indicazione di massima, si può dare la classica regola dell'inverso della focale: se si scatta con un 300mm, il tempo di sicurezza sarà 1/300 s; è una regola molto restrittiva, specie oggi in presenza di uno stabilizzatore ottico, ma rende l'idea. 

In ogni caso, poi, quando si scatta a soggetti in rapido movimento, come accade nella fotografia sportiva, il tempo di posa dovrà essere più breve di 1/60s - a volte molto più breve - per congelare il movimento del soggetto.

Non sempre, comunque, il movimento è qualcosa di negativo, da evitare a tutti i costi. Anzi in alcuni casi è desiderabile, per dare vita alle immagini e creare un'impressione di dinamismo che rende la foto meno banale.

Immagine ripresa con un tempo di 1/1000 s. Il tempo breve ha congelato il movimento del pendolo, ma l'immagine appare un po' piatta e "senza vita".

Passando a 1/60 s., l'immagine conserva un parziale effetto mosso che aggiunge dinamismo e fa capire meglio all'osservatore di essere di fronte a un soggetto in movimento.

Passare a tempi molto lunghi - in questo caso 1/8 s. - porta a foto completamente mosse, ma che a volte si traducono in piacevoli immagini astratte.

Il classico esempio di "mosso voluto" per creare un effetto scia con i fari delle auto. In questo caso, si parla di un'esposizione di 15 secondi, e di foto da scattare rigorosamente con un buon cavalletto.     

Panning

Un'altra soluzione spesso adottata dai professionisti è il cosiddetto "panning", in cui si sceglie un tempo volutamente molto lungo e si "insegue" il soggetto nel mirino durante lo scatto. Questo restituisce un soggetto ragionevolmente nitido e sfoca lo sfondo, con un caratteristico effetto di movimento.

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