Il fotografo naturalista, se deve andare a caccia di determinati animali selvatici, deve indossare abiti che si confondano con l'ambiente, usare un abbigliamento "tecnico" stile trekking e possibilmente evitare qualsiasi particolare metallico. Se qualche parte del corredo luccica, sarà bene mascherarla in maniera opportuna.
Se le temperature lo consentono, è consigliabile una leggera giacca militare americana, che oltretutto è a prova d'insetto. All'interno e sulle maniche sono ricavate tasche supplementari e un'imbottitura antisdrucciolo di velluto evita che la fotocamera e la borsa scivolino.
Altrettanto indicata una classica giacca da safari che però è più costosa e a volte troppo attillata. Vanno evitati i tessuti in fibra artificiale. Per la chiusura delle tasche sono molto pratiche le strisce in velcro applicate ai risvolti. Le tasche interne devono essere profonde e capaci. E' bene indossare camicie di cotone con colletti alti, in modo che la cinghia della fotocamera non tagli il collo.
I fotografi naturalisti spesso stanno in giro tutto il giorno, quasi sempre a piedi, per cui le calzature devono essere comode e robuste; evitare d'indossare scarpe nuove!
Per fotografare al freddo e all'umido bisogna essere ben protetti. Scegliendo l'abbigliamento si ricordi che l'attesa del momento giusto potrebbe anche essere lunga. La regola fondamentale è quella di non far perdere temperatura al nostro corpo, quindi la cosa più importante è il primo strato, quello intimo.
Passando a quelli superiori, un parka è un ottimo capo per tutte le condizioni atmosferiche, ma non va dimenticata una giacca a vento lunga fino alla coscia. Un vento gelido può essere letale, e tenendo conto di questo fattore la temperatura può essere in realtà anche di una decina di gradi inferiore a quella indicata.
La fotocamera e le batterie vanno tenute quanto più possibile al caldo e all'asciutto, dentro la giacca. Non esagerate mai nel numero di pezzi da portarvi appresso: inutile sprecare energia, che serve per mantenere caldo il corpo. Se l'umidità è eccessiva, potete proteggere il corredo in sacchetti di plastica con all'interno silica gel, da non appoggiare direttamente a terra a meno di utilizzare una base morbida. I jeans non proteggono dall'umidità né dal freddo: meglio indossare pantaloni di tweed che asciugano rapidamente al vento e sono sempre caldi. Un pullover di cashmere a collo alto ha lo stesso potere "coprente" di due normali maglioni di lana.

Importante anche una copertura anti-pioggia per il capo e il corpo, il cosiddetto guscio anti-pioggia che s'indossa all'occorrenza. Il cappuccio dev'essere munito di un cordoncino per ridurre al massimo l'apertura.
Ricordare: testa, mani e piedi sono le parti del corpo cui prestare maggior attenzione.