Grover, l'IA che scrive notizie false con lo stile di un giornalista vero

L'Allen Institute for Artificial Intelligence ha messo a punto un'IA chiamata Grover, in grado di generare fake news convincenti, imitando lo stile di un giornalista vero. L'obiettivo in realtà è combatterne la diffusione: più Grover diverrà bravo a scriverle più saprà anche riconoscerle.

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a cura di Alessandro Crea

Si chiama Grover, è un'IA e si occupa di giornalismo, nello specifico di fake news, nel senso che le notizie false le scrive. E lo sa fare benissimo, scrivendo nello stile dei veri giornalisti umani. A metterla a punto sono stati alcuni ricercatori dell'Allen Institute for Artificial Intelligence. L'obiettivo però non è ovviamente quello di incrementare il già elevato numero di bufale che circolano in rete, ma anzi di contrastarne la diffusione. Sì, perché più Grover diventa bravo nello scriverle più, si spera, saprà anche riconoscerle.

Il punto di partenza è interessante, lo spiega bene lo stesso Istituto sulla pagina ufficiale del progetto: "‎Il nostro studio presenta un risultato sorprendente: il modo migliore per rilevare notizie false redatte da reti neurali consiste nell'utilizzare un modello che sappia anche generarle. Il generatore infatti ha molta familiarità con le proprie abitudini, stranezze e tratti caratterizzanti, nonché con quelli di modelli di IA simili, soprattutto se addestrati con dati simili, come le news pubblicamente disponibili. Il nostro modello, Grover, è un generatore che può facilmente riconoscere le proprie fake news, così come quelle generate da altre IA".

Secondo i ricercatori Grover riesce a distinguere le false notizie, incluse le proprie, da quelle vere con un tasso di successo del 92%: una percentuale non ancora elevatissima ma che ovviamente può essere migliorata con la pratica e l'accesso a database ancora più ampi.

Ovviamente, come sempre, la componente umana sarebbe la miglior difesa contro la diffusione di notizie false. Basterebbe infatti esercitare il proprio senso critico e verificare velocemente tramite una semplice ricerca su Google l'attendibilità di una fonte o persino l'esistenza della notizia stessa, ma vista la diffusione di fake news sui social network non è troppo difficile capire che questa semplice operazione spesso non avviene.

In attesa che gli esseri umani imparino a diventare più critici ecco allora che non resta che affidarsi a Grover e alle intelligenze artificiali, anche se qualche dubbio resta, visto che le IA sono utilizzate anche per generare le fake news e stanno imparando così bene che presto le bufale saranno scritte così bene da essere indistinguibili dalle notizie vere, mettendo in difficoltà le stesse intelligenze artificiali.

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