Google rispetta la Legge sulla privacy

Google collabora con il Governo USA, ed esplode lo scandalo inesistente.

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a cura di Dario D'Elia

Google ha pubblicamente ammesso di aver divulgato i dati riguardanti i suoi utenti. Scandalo? No, perché Eric Schmidt, CEO dell'azienda, ha spiegato che il tutto è stato effettuato nel rispetto della Legge vigente.

"Il governo USA ci ha richiesto in diverse occasioni di fornirgli informazioni ma nel nostro paese, proprio come qui in Australia, abbiamo un sistema legale che è molto importante per limitare indagini casuali delle istituzioni", ha sottolineato Schmidt in una conferenza stampa.

Ovviamente le organizzazioni per i diritti digitali hanno dato fiato alle trombe e bollato Google come "collaborazionista". "Tecnicamente, la risposta alla domanda è che noi non collaboriamo con il Governo a meno che non vengano rispettate tutte le procedure di legge", ha aggiunto il CEO.

Quando alcuni giornalisti hanno tirato in ballo il Patrioct Act e le sue procedure, Schmidt ha però messo le mani avanti. "Meglio non cominciare un dibattito sul Patriot Act: c'è il Patriot 1, il Patriot 2, e ci sono molte questioni sollevate in tribunale riguardo il corretto impiego di quella legge", ha concluso il dirigente.

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