Google ha finalmente introdotto la ricerca vocale. Non sul telefono Android, il G1, ma sul concorrente iPhone. L'applicazione dovrebbe essere disponibile, tramite l'AppStore, a partire da oggi.
Google aveva informato la stampa su un lancio venerdì scorso, ma qualcosa è andato storto e Apple ha deciso di rinviare.
Grazie a questa novità sarà possibile eseguire ricerche online tramite semplici comandi vocali. Pronunciando frasi come "quanto è alto il Monte Bianco" o "dov'è il ristorante più vicino", l'applicazione le trasforma in stringhe di testo, che poi inserisce nel famoso motore di ricerca.
A quanto pare il programma, e i risultati, sono ancora grezzi, ma abbastanza validi da non spingere gli utenti a digitare la ricerca sullo schermo del telefono.
Sarà anche possibile recuperare informazioni locali, grazie alle funzioni dell'iPhone, che lo rendono capace di determinare la propria posizione.
Un prodotto eccezionale, non c'è dubbio, ma ci chiediamo perché Big G l'abbia passato ad Apple prima di integrarlo sul proprio sistema operativo mobile. Si potrebbe pensare che Big G abbia deciso di fare "ciò che è meglio per gli utenti", ma non è il caso di sbilanciarsi a riguardo.
Probabilmente, non si voleva attendere oltre per mettere in marcia un nuovo mercato pubblicitario che, secondo il NYT, potrebbe essere ben più remunerativo di quello attuale. La localizzazione, infatti, permetterebbe di raccogliere introiti pubblicitari dalle aziende locali, a prezzi più alti.