comScore Networks, qualche giorno fa, ha confermato con il suo ultimo report tutto ciò che gli analisti online hanno intuito da tempo. Google continuerà a dominare a lungo il ranking della ricerca online statunitense, ma per quanto riguarda i servizi integrati gratuiti, come il mailing, Yahoo è diventato il leader incontrastato. Mountain View domina con una share nelle ricerche online del 47,4%, contro il 16% di Yahoo e l’11,5% di MSN Search. Yahoo Mail, però, vince sia su Hotmail (22,9%) che Gmail (2,54%). La stessa cosa avviene con Yahoo News (6,9%) contro Google News (1,9%), e Yahoo Finance (34,9%) che riesce a sbaragliare sia MSN Money (13,4%) che Google Finance (0,29%). L’unica leggera battuta d’arresto è riscontrabile nel mapping, dove Mapquest consolida il suo 56,3%; Yahoo Maps è in seconda posizione con il 20,5%; Google Maps solo terzo con il 7,5%.
Di fronte ad uno scenario di questo genere è chiaro che una valutazione obiettiva della situazione tenderà ad essere sempre più articolata. Da una parte vi sono i 2,9 miliardi di queries di ricerca effettuate nel solo aprile sulle pagine di Google; un miliardo in più rispetto al diretto competitor. Dall’altra la rinnovata esigenza di spostare sempre di più il confronto non solo nel campo dell’offerta dei servizi consumer ma anche in quello pubblicitario. Ogni ricerca e mediamente ogni funzione disponibile vengono sfruttati come canali marketing vitali.
Yahoo con grande difficoltà è riuscita recentemente a mettersi in pari, almeno sotto il profilo della qualità dei tool marketing, con la rivale Google. Ma è ovvio che ci vorrà ancora del tempo prima che gli inserzionisti possano approfittare di questo vantaggio, e godere di un’offerta che scardini l’attuale “monopolio”.
Google, però, ha già rilanciato alzando ulteriormente il livello della competizione. Ieri ha confermato l’avvento del primo sistema pubblicitario proprietario basato sui filmati. 20th Century Fox, Paramount Classics e General Motors Corp. stanno testando da tempo il nuovo servizio con trailer cinematografici e spot in stile televisivo. In pratica il classico banner con click sull'icona del player integrato permette la visione di un filmato. 20th Century Fox Home Entertainment ha popolato centinaia di siti con trailer dei DVD “American Dad" e "The Simple Life”. Paramount Classics ha pubblicizzato su siti politici e di cinema indipendente “An Inconvenient Truth”, un documentario sulla campagna di Al Gore contro il riscaldamento globale. “La possibilità di scegliere su quali siti apparire è decisamente utile, soprattutto se si ha in mente un target specifico”, ha dichiarato Duncan Plexico, direttore esecutivo per digital marketing di Fox. “Non solo si ha accesso a siti di nicchia ma si dispone di uno strumento che buca lo schermo”.