Google potrebbe acquistare Hulu, la piattaforma di video-streaming televisivo di NBC Universal, Fox Entertainment e Disney-ABC, per più di 2 miliardi di dollari. Da qualche mese pare che sia partita una corsa all'acquisizione che vede coinvolte Amazon, Dish Network e Yahoo - Apple, DirecTV e Microsoft si sarebbero ritirate da tempo.
Secondo AllThingsD il colosso di Mountain View potrebbe mettere nel sacco gli avversari superando le attuali offerte, che secondo indiscrezioni sarebbero comprese tra 1,5 e 2 miliardi di dollari. La gola profonda della nota testata ha delineato uno scenario piuttosto complesso. Mentre i concorrenti della prima ora puntano al sito, al servizio di abbonamenti e al diritto di esclusiva sui contenuti per due anni, Google pare desiderare di più. Probabilmente tutta la baracca servita con un maggior numero di film e show in licenza da utilizzare per più tempo.
Hulu
Dato che non è ancora esattamente chiaro che cosa la joint venture che possiede Hulu abbia messo realmente sul piatto, si può solo speculare. Si tratterà di tutti gli show televisivi, eventi e film come prevede l'attuale programmazione online? Difficile dirlo, certo è che Google pare aver promesso molto denaro.
L'unico presunto ostacolo all'operazione potrebbe essere rappresentato dal timore che i contenuti video possano sbarcare anche su YouTube. Tutti i progetti online delle major nascono per rispondere al suo strapotere: "foraggiarne" il proprietario sarebbe controproducente.
In ogni caso Hulu è un realtà imprenditoriale sana con una stima di fatturato per quest'anno di 500 milioni di dollari – praticamente il doppio rispetto all'anno scorso. E se dovessero essere confermate le stime di eMarketer, nel 2011 il "video advertising" potrebbe crescere del 52% sfiorando un volume di affari pari a 2,16 miliardi di dollari. Insomma, le basi per il futuro sono solide e dove c'è pubblicità online che frutta c'è Google.
I maggiori problemi provengono dal fronte strategico poiché se da una parte ABC, Fox e NBC sanno che la qualità dei loro prodotti alimenta l'hype online, dall'altra è evidente l'insoddisfazione dei broadcaster e dei venditori di DVD. E detta tutta sono ancora le televisioni satellitari e via cavo a rimpinguare le casse.