La risposta di Google

Google News è al centro di un'accesa polemica. Come funziona e qual è il futuro della notizia online?

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La risposta di Google

Amazon Kindle, un altro modo di leggere il giornale - clicca per ingrandire.

Nelle ultime settimane Google ha preso diverse iniziative per rispondere alle critiche, tanto per quanto riguarda le notizie quanto per i libri, dei quali ci occuperemo in un articolo futuro. L'azienda, tramite il suo amministratore delegato Eric Schmidt, ha chiarito che non ha fiducia nel modello a pagamento. La collaborazione con gli editori, tuttavia, è un altro paio di maniche, e per questo Google ha messo a punto due nuovi strumenti pensati appositamente per andare incontro a chi vuole guadagnare qualcosa dalla collaborazione con il colosso della ricerca.

La prima iniziativa è uno strumento per le transazioni online, grazie al quale dovrebbe essere più semplice per un lettore pagare per la lettura di un articolo o per la sottoscrizione a una testata. Ancora senza nome, questo strumento si baserà su Checkout, lo strumento per i pagamenti online di Google, e al momento rappresenta una proposta al mondo dell'editoria, che ne vaglierà pregi e difetti.

Google Fast Flip, per raffreddare i bollenti spiriti - clicca per ingrandire.

La seconda proposta è invece più corposa, e risponde al nome di Google Fast Flip. Si tratta di un nuovo modo di mostrare le notizie. Come Google News, Fast Flip raccoglie diverse fonti per ogni fatto e le mostra nell'homepage o in una pagina dedicata. Le differenze sono tuttavia molto rilevanti: Fast Flip mostra un'anteprima più generosa dell'articolo originale, che è leggibile quasi per intero o integralmente per gli articoli più brevi. Passare da un testo a un altro è un'operazione molto veloce, quasi istantanea, e permette all'utente di leggere a schermo senza lasciare mai il servizio di Google. Sulla pagina sono presenti annunci pubblicitari, come su Google News, ma con Fast Flip una parte degli introiti pubblicitari va direttamente a chi ha creato il contenuto.

Per apparire in Fast Flip, infine, un giornale o una rivista deve farne esplicita richiesta e sottoscrivere con Google un accordo specifico sulla divisione dei guadagni. Vien da sé che, ad oggi, questo strumento ospita meno contenuti rispetto a Google News, ma non è da escludere che in futuro soppianterà del tutto l'aggregatore che tutti conosciamo.

Google Fast Flip, però, non risolve uno dei problemi principali: una volta che tutte le testate saranno presenti, i giornali storici dovranno ancora affrontare la concorrenza "democratica" delle altre testate online, dalle piccole redazioni professionali agli appassionati. La situazione, quindi, non sarà poi così diversa da quella attuale.

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