I dettagli che contano

Google News è al centro di un'accesa polemica. Come funziona e qual è il futuro della notizia online?

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I dettagli che contano

Un altro tema da affrontare, la concorrenza del "Citizen Journalism" è sempre più rilevante - clicca per ingrandire.

Non è facile stabilire cosa ci sia di vero nelle affermazioni degli editori. Quello che però si può rilevare è che le lamentele riguardanti Google vengono esclusivamente da quegli editori che hanno una lunga storia di carta stampata, e sono approdati online più o meno recentemente. Chi è in rete da sempre, invece, sostiene Google News, e così gli editori locali, che si affidano alla rete per cercare qualche lettore in più.

Google News offre ai lettori un approccio democratico all’informazione online, dà al lettore la possibilità di scegliere quali fonti premiare e gli permette persino di metterne a confronto più d’una, diventando protagonista in prima persona delle sue letture.  Permette ai più piccoli di trovare spazio, senza essere sempre oscurati dai soliti grandi nomi.

Viene da pensare quindi che questa sia, in realtà, un battaglia di retroguardia, combattuta da chi è abituato a un modello morente, incapace di accettare quello nuovo. Siamo certi che la gran maggioranza delle riviste e dei giornali online continueranno a restare gratuiti, perché passare a un modello a pagamento significherebbe perdere più di quanto ci guadagnerebbe (l'abbonamento contro la pubblicità).

È vero anche che bisogna rispondere al calo degli introiti, alla situazione di crisi che assedia l'editoria. Le possibilità sono numerose, e non vogliamo certo metterci a snocciolare consigli finanziari: notiamo, però, che le redazioni dei grandi giornali sono monoliti fatti da centinaia di persone, hanno molti uffici e sedi distaccate, e costi altissimi, che forse si potrebbero ridurre. L'altro elemento chiave sta nell'accettare che i margini di un tempo, che permettevano di arricchirsi a dismisura con l'informazione, non ritorneranno più.

Chi si lamenta dei pochi click su propri titoli, forse, dovrebbe concentrarsi su come scrivere titoli migliori, invece di accusare Google o altri aggregatori, di sottrargli chissà cosa.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.