La realtà virtuale è di gran moda nel mondo dei videogiochi, ma al momento è un vezzo per pochi. Le due piattaforme di riferimento, HTC Vive e Oculus Rift, impongono infatti costi di accesso piuttosto sostanziosi. Circa 900 euro per il primo e circa 750 euro per il secondo, ai quali bisogna aggiungere il costo di un PC molto potente.
VRidge promette di ridurre il costo eliminando del tutto il costo del visore. L'idea è di collegare il PC direttamente allo smartphone, che inseriremo dentro a un visore economico come il Google Cardboard, e sfruttare i giochi Oculus Rift e Steam VR. Una soluzione che, tra l'altro, usa il Wi-Fi e ci libera dal vincolo del cavo.
In teoria l'idea ha senso, visto che molti smartphone moderni hanno uno schermo con la densità sufficiente per gestire i videogiochi in questione. E sono presenti anche i necessari sensori per tracciare i movimenti della testa, indispensabili per muoversi negli ambienti virtuali. La potenza hardware non è comparabile a quella del PC, ma sufficiente perché gran parte del lavoro la fa il PC.
Come detto, la connessione avviene tramite Wi-Fi. Sul PC si installa l'applicazione Riftcat che trasforma il computer in un server locale. Similmente, andrà installata l'applicazione VRidge sullo smartphone, necessaria per ricevere i dati.
A cose fatte sarà possibile usare il telefono per godersi in realtà virtuale i titoli compatibili con Steam VR e Oculus Rift. Usando un visto un po' più avanzato rispetto al Cardboard, un modello con una cinghia che lo fissi alla testa, sarà anche più agevole usare un gamepad. Mentre con il Cardboard classico una mano è occupata per tenere il visore al suo posto – non proprio comodo per giocare.
La qualità ottenuta, come si legge dai commenti all'applicazione, non è nemmeno lontanamente comparabile rispetto a quella che si ottiene con un Oculus Rift. Ma d'altra parte c'è anche un'enorme differenza economica, e solo per questo vale la pena di fare almeno un tentativo.