Geo-blocking e streaming TV, come usare al meglio la VPN

Il geo-blocking dei contenuti audiovisivi rappresenta ancora oggi una delle grandi contraddizioni dell'Unione Europea. In attesa che venga abolito così com'è avvenuto per il roaming telefonico, per chi vive all'estero ci sono i servizi di VPN. Consentono, in molti casi, di aggirare il problema, con implicazioni legali e di sicurezza spesso sottovalutate o poco conosciute.

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a cura di Tom's Hardware

Il geo-blocking dei contenuti audiovisivi è purtroppo ancora realtà nell'UE. Il 13 dicembre 2017 infatti il Parlamento Europeo ha approvato un mandato negoziale con i governi dei Paesi membri, che ha di fatto confermato il principio di territorialità, almeno in parte. La decisione ha rilanciato le quotazioni dei servizi di VPN, e ci sembra perciò necessario un approfondimento su questo tema.

Innanzitutto occorre chiarire come, a causa di questo mandato negoziale, sembra evaporare la possibilità di accedere liberamente ai contenuti trasmessi via etere oppure in streaming da broadcaster e operatori a prescindere dal luogo di residenza. Rimane intaccata però la futura portabilità del proprio abbonamento a patto che la piattaforma stipuli accordi con i detentori dei diritti per ogni singolo Paese.

Sede Parlamento europeo

La questione è complessa perchè il Parlamento Europeo ha tradito le aspettative di quanti vivono e lavorano all'estero. Da una parte ha reso più semplice la diffusione transfrontaliera per i programmi di informazione (sia tv, sia radio), ma allo stesso tempo ha voluto ribadire il proprio rispetto verso i diritti di proprietà intellettuale e d'autore garantiti appunto dal principio di territorialità, soprattutto nell'audiovisivo.

Leggi anche: Il Parlamento UE conferma il geo-blocking, colpo di scena!

Ci siamo occupati di questo argomento in maniera approfondita nell'articolo che trovate linkato poco sopra e che vi invitiamo a leggere o rileggere. Potrete così avere una panoramica completa sul mandato negoziale in questione approvato dal Parlamento Europeo, che ha inevitabilmente scatenato un acceso dibattito.

geoblocking

Si perchè, all'atto pratico, il provvedimento ha una serie di conseguenze per certi versi paradossali all'interno di un'Unione Europea che da sempre cerca di affermare il proprio principio di unità. Pensiamo, ad esempio, all'impossibilità per un cittadino italiano che si trova in Francia o in Germania (per lavoro, in vacanza o per qualsiasi altra ragione) di poter seguire in streaming i canali RAI.

La TV di Stato infatti, attraverso il proprio portale raiplay.it, impone dei limiti territoriali che consentono di visualizzare i contenuti in streaming solo dall'Italia. Questo vale sia per le dirette dei vari canali che per l'on-demand, ad esclusione ovviamente di quei contenuti che sono stati realizzati per "l'eurovisione".

streaming VPN

La questione si allarga anche alle piattaforme di streaming a pagamento. I contenuti di Premium Play e Sky GO possono essere visualizzati dagli abbonati solo dall'Italia, mentre per quanto riguarda Netflix, stando all'estero, è possibile utilizzare il proprio abbonamento, ma si viene veicolati sul catalogo del Paese in cui ci si trova fisicamente.

I servizi di VPN

In attesa che il geo-blocking venga abolito così com'è avvenuto per il roaming telefonico, per chi vive all'estero ci sono per fortuna i servizi di VPN. Quest'ultimo è l'acronimo Virtual Private Network, una rete di telecomunicazioni privata, instaurata tra soggetti che utilizzano, come tecnologia di trasporto, un protocollo di trasmissione pubblico e condiviso, come ad esempio la rete Internet.

streaming VPN
La VPN come tunnel sicuro per il traffico web

Si tratta di soluzioni nate in ambito aziendale, pensate per offrire le medesime possibilità delle linee private a noleggio, sfruttando però reti condivise pubbliche. Attraverso l'instradamento tramite IP per il trasporto su scala geografica, consentono di collegare tra loro siti interni all'azienda stessa variemente dislocati su un ampio territorio, realizzando di fatto una rete WAN.

Questo permette, ad esempio, di poter accedere alla rete interna di un'azienda stando comodamente a casa e, almeno sulla carta, in tutta sicurezza. Le VPN però hanno assunto nel corso degli anni un ruolo strategico anche per l'utente privato, grazie soprattutto al loro funzionamento di base.

what is vpn

I servizi VPN infatti, volendo semplificare, consentono di instaurare un ponte di connessione virtuale a server remoti dislocati un pò in tutti i Paesi del mondo. Questo vuol dire che, ad esempio, si potrà sfruttare per navigare un indirizzo IP statunitense, francese, tedesco, italiano ecc... a seconda delle esigenze. Una possibilità che fa immediatamente intuire il legame tra questi sistemi e il geo-blocking.

Quando ci si trova all'estero infatti, si può utilizzare uno dei tanti servizi VPN disponibili al fine di poter utilizzare un indirizzo IP italiano e avere così accesso alle varie piattaforme di streaming gratis (come rayplay.it) e a pagamento (Premium Play, Sky Go, catalogo italiano di Netflix, in questi casi a patto di avere un abbonamento attivo).

netflix

Potenzialmente è anche possibile, dall'Italia, avere accesso, ad esempio, al catalogo francese di Netflix. Basta infatti selezionare, attraverso il servizio VPN scelto, un server francese al fine di ottenere il relativo indirizzo IP e aggirare nuovamente la restrizione territoriale imposta dal colosso dello streaming.

La possibilità di scelta tra i servizi di VPN è molto ampia. In rete ci sono soluzioni gratuite e a pagamento, a migliaia. Tra le prime, una delle più note è "Hola!Vpn", disponibile come estensione per i principali browser web desktop (Chrome, Firefox, Internet Explorer, Safari), ma anche per dispositivi Android, Windows, MacOS.

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Il funzionamento è elementare e noi l'abbiamo testato attraverso Google Chrome. In questo caso basta installare l'estensione attraverso lo store ufficiale del browser di Big G. Si segue la procedura guidata e in alto a destra appare l'icona di Hola!Vpn.

A questo punto non resta che cliccare sull'icona e, successivamente, selezionare il Paese che interessa per la dislocazione del server. Stabilita la connessione, il gioco è fatto. Potrete cominciare a navigare con un indirizzo IP statunitense, francese, tedesco, inglese ecc..., a seconda delle vostre esigenze. Ma non è tutto.

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Sito Rai visualizzato con indirizzo IP francese

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Sito RAI visualizzato con indirizzo IP italiano

Hola!Vpn è infatti presente sia sul Play Store di Android che sull'App Store di iOS. Questo vuol dire che le sue funzionalità possono essere sfruttate anche attraverso gli smartphone, per poi magari fare il mirroring dei contenuti comodamente sulla televisione.

In tal senso, si può sfruttare un dispositivo come la Chromecast, acquistabile online a meno di 40 euro e in grado di essere collegata a qualsiasi televisione con ingresso HDMI. Attraverso l'apposita applicazione Google Home (anch'essa disponibile sia per Android che per iOS), è possibile fare il mirroring completo del display del proprio smartphone, così come vedete nella galleria fotografica sottostante.

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A questo punto non resta che installare l'app di Hola!Vpn e avviarla sullo smartphone. Ci si ritrova di fronte ad un vero e proprio browser nel quale, a sinistra della barra degli indirizzi, c'è una bandiera che contrassegna il Paese per la dislocazione del server. Basta scegliere quello che interessa, digitare l'URL del sito web da cui voler avviare la fruizione del contenuto, e visionare il tutto direttamente dalla televisione.

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Per quanto riguarda i servizi a pagamento, tra i più diffusi ricordiamo ExpressVPN, VyprVPN e PrivateVPN. In questo caso, si parla di costi mensili che oscillano tra i 4 e i 6 dollari per abbonamenti annuali. Cifre abbordabilissime, ma che rappresentano comunque un investimento da dover ponderare. Il funzionamento e la "cross-platform" sono più o meno quelli di Hola!Vpn.

Com'è facilmente intuibile, nella logica dello streaming è fondamentale avere abbastanza banda per riuscire a guardare il contenuto. Questo aspetto rappresenta uno dei vantaggi delle VPN a pagamento, unitamente ad una maggiore sicurezza rispetto ai servizi gratuiti. Ed è proprio l'aspetto della sicurezza a rappresentare una delle maggiori problematiche in ambito VPN.

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