Gartner Itxpo: prospettive e visioni sull'ICT
Il Gartner Symposium/ITxpo di Cannes è considerato uno degli eventi IT più importanti dell'anno. Non tanto per l'incredibile densità di Dilbert per metro quadrato o l'austero dress code imperante, ma per la sensazione di sfiorare con l'immaginazione il futuro. Gartner tiene banco, a livello mondiale, con analisti e dipartimenti di ricerca capaci di confezionare report previsionali golosissimi. E la cosa più importante è che di solito colgono nel segno, magari partendo anche solo da qualche polveroso indice di crescita o gradimento nei confronti di una nuova tecnologia.
Ovviamente si tratta di un evento super-business completamente dedicato alle imprese che investono copiosamente nel settore IT, quindi in qualche caso - a prescindere dalle capacità oratorie del relatore - il tutto può sopraffare anche i più esperti. Ma in linea di massima c'è di che sgranare gli occhi. Tramortiti da una mole industriale di interessanti dati, grafici e slide colorate.
Il Palais des Festivals di Cannes diventa così, per almeno cinque giorni, il cuore pulsante dell'IT europeo - ma forse bisognerebbe dire mondiale. Qui si scopre che l'organizzazione, la gentilezza e la disponibilità possono convivere tranquillamente per raggiungere obiettivi più alti. Ti ritrovi a sorseggiare un bicchiere di vino con ricercatori protagonisti della scena internazionale. E in pochi minuti scopri che la cosiddetta Information Technology non può prescindere dagli uomini.
Forse non è un caso che proprio questa edizione abbia rilanciato i concetti di community, collaborazione, mesh-up anche per l'area IT business. E un po' come se i paradigmi della sociologia fossero diventati gli elementi portanti dello sviluppo. Le aziende, come ha sottolineato l'analista Stephen Prentice nel discorso d'apertura dell'ITXpo, dovranno sempre di più volgere lo sguardo verso i network di utenti consumer. Lì, in quella sorta di "brodo primordiale" vi è un flusso vitale e creativo. Non solo uno strumento per la costruzione del domani, ma anche il segreto che dà un senso al nostro presente.