Il presente e il futuro dei Bitcoin, "primi inter pares" tra le criptovalute e finora la principale riserva di valore per chi abbia investito in asset digitali, sono al centro di un ampio dibattito tra gli esperti dell'economia e della finanza. Abbiamo avuto modo di raccontarvi i pareri di vari analisti indipendenti - sul rapporto tra criptovalute e oro e sull'attuale bull run del bitcoin - seguiti dai pareri di Forbes e Goldman Sachs. Nuove voci provano a indicare i fattori determinanti per il futuro dei Bitcoin e delle criptovalute. Quali sono?
In un lungo reportage di Cointelegraph, si cerca di dimostrare che il minimo toccato da Bitcoin poche settimane fa - soprattutto a causa del sostegno cinese allo yuan digitale - sarebbe il punto di partenza per un balzo delle altre criptovalute. Tra gli intervistati citiamo il punto di vista di Sam Bankman-Fried, fondatore dell'exchange trading FTX: "Se entriamo in un bear market prolungato, mi aspetterei un aumento della dominance di Bitcoin come avvenuto nel 2018-2019 [...] finora ciò non è avvenuto".
Secondo Robert W. Wood, socio-amministratore dello studio giuridico Wood LLP, e Omri Marian, direttore di un master in Economia e fiscalità presso la Irvine School of Law, la vera sfida per il futuro dei Bitcoin è il fisco. "Il problema per la diversificazione sono le tasse. Fino al 2018, molti investitori potevano sostenere che la conversione da una criptovalute all’altra fosse un evento non imponibile [...] la legge è cambiata verso la fine del 2017". "Qualsiasi scambio da un asset in criptovalute a un altro è un evento imponibile. [...] un investitore [...] deve considerare che il ribilanciamento del portafoglio potrebbe avere un costo fiscale".
Infine i tre analisti ritengono che la partecipazione istituzionale, come l'e-krona svedese o gli studi giapponesi, sia la principale novità rispetto al "rally" del 2017.
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