Npc e sub-mission
La qualità a contorno dei momenti di spostamento è comunque incredibile: le città vivono le loro vicende, offrono interazioni multiple nella loro vastità, senza mai ostruire in nessun modo il proseguo naturale dell'avventura. Allo stesso tempo, Final Fantasy XII non sfugge a tutta quella serie di brevissime battute completamente slegate dalla trama principale (ma funzionali per altre ovvie ragioni), come nella maggiori parte dei GDR tradizionali, in cui bisogna parlare con alcuni NPC, portar loro degli oggetti o svolgere compiti affini di poca utilità.
L'interazione e il confronto nelle città con i diversi personaggi è il perfetto mezzo per apprendere le informazioni necessarie al raggiungimento del prossimo obiettivo o scoprire gli ultimi intrecci politici, senza che mai venga svelato più del dovuto (il gioco richiede sempre una buona dose di immaginazione). In questi luoghi è obbligatorio spendere tempo e denaro prima di ripartire, considerandoo che i tragitti che separano i diversi obiettivi sono spesso e volentieri lunghi e faticosi.
La presenza di svariate missioni aggiuntive estranee alla trama principale, come il recupero di un determinato oggetto o la sconfitta di un determinato nemico, rende la permanenza nelle città molto piacevole; inoltre, le informazioni a propria disposizione prima di una ricerca sono quasi sempre abbastanza dettagliate, giusto per non disorientare il giocatore, ma allo stesso tempo incomplete al punto da lasciarvi il piacere di cercare da soli il miglior cammino.