
Qualcuno, malignamente, potrebbe pensare che nel 2011, a 70 anni, Federico Faggin sia definitivamente uscito dal settore dell'innovazione per dedicarsi a fantasie un po' bislacche. Non è vero, semmai è vero il contrario, perché l'argomento identificato da Faggin e su cui lavora la sua fondazione sarà di capitale importanza nel prossimo decennio.
Nella definizione che ne dà Faggin infatti la consapevolezza è "quella capacità umana, ma anche animale, di avere sensazioni. È una proprietà fondamentale della natura non ancora apprezzata abbastanza dalla scienza. Ci hanno abituato a pensare che siamo solo macchine. Non sono d’accordo. L’uomo ha immaginazione, intuizione, fantasia: l’idea che le macchine possano riprodurre queste facoltà è fasulla. Le macchine sono una forma di schiavitù se non sono domate. L’uomo deve capirlo se vuole riprendersi il futuro".