Due sanzioni a Facebook per complessivi 10 milioni di euro, per presunte violazioni del Codice del consumo. Così ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha chiuso l’istruttoria avviata lo scorso aprile. Destinatarie del provvedimento sia Facebook Ireland Ltd. che la sua controllante Facebook Inc., obbligate tra l'altro a pubblicare questa dichiarazione rettificativa sul sito internet e sull’app per informare i consumatori:
"Le società Facebook Inc. e Facebook Ireland Ltd. non hanno informato adeguatamente e immediatamente i consumatori, in fase di attivazione dell’account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti. In tal modo hanno indotto i consumatori a registrarsi sulla Piattaforma Facebook, enfatizzando anche la gratuità del servizio. Inoltre, hanno esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati, i quali subiscono, senza espresso e preventivo consenso, la trasmissione e l’uso da parte di Facebook e di terzi, per finalità commerciali, dei dati che li riguardano. L’indebito condizionamento deriva dalla preselezione da parte di Facebook delle opzioni sul consenso alla trasmissione dei propri dati da/a terzi, attraverso in particolare l’automatica attivazione della funzione “Piattaforma attiva”, unitamente alla prospettazione, a seguito della disattivazione di tale Piattaforma, di rilevanti limitazioni di fruibilità del social network e dei siti web/app di terzi, più ampie e pervasive rispetto a quelle effettivamente applicate. Tali pratiche sono state valutate scorrette, ai sensi degli artt. 21, 22, 24 e 25 del Decreto Legislativo, n. 206/2005 (Codice del Consumo). L’Autorità ha disposto la pubblicazione della presente dichiarazione rettificativa ai sensi dell’articolo 27, comma 8, del Codice del Consumo".
Dunque l'Antitrust italiana ritiene che Facebook attui "una pratica aggressiva in quanto esercita un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati, i quali subiscono, senza espresso e preventivo consenso - quindi in modo inconsapevole e automatico- la trasmissione dei propri dati da Facebook a siti web/app di terzi, e viceversa, per finalità commerciali".
Inoltre – sempre a detta dell'Antitrust - Facebook "reitera il meccanismo della preselezione in opt out, rispetto ai dati che vengono condivisi, nella fase in cui l’utente accede con il proprio account Facebook a ciascun sito web/app di terzi, inclusi i giochi. L’utente può, infatti, anche in questo caso, solo deselezionare la pre impostazione sui dati operata da Facebook, senza poter attuare in ordine agli stessi una scelta attiva, libera e consapevole".
Fino ad ora Facebook non ha rilasciato commenti ufficiali sulla sanzione da 10 milioni di euro. Il testo del provvedimento dell'AGCM si può leggere qui.