“Ray Kurzweil” potrebbe essere un nome che non vi dice niente, ma in realtà si tratta di una personalità famosa quando si parla di intelligenze artificiali e affini. Oltre a essere stato un pioniere del riconoscimento ottico dei caratteri e del text-to-speech, è un futurista famoso per aver parlato della singolarità, ossia del “punto di non ritorno” delle intelligenze artificiali, quando queste supereranno gli esseri umani e trasformeranno rapidamente la società.
In un nuovo video il canale Youtube Adagio torna sull’argomento rivisitando le teorie di Kurzweil e affermando che non solo la singolarità, ma anche l’immortalità, siano estremamente vicine. Secondo il futurista raggiungeremo l’immortalità già nel 2030, tra soli 7 anni, mentre per arrivare alla singolarità servirà più tempo.
Kurzweil afferma che uno degli step cruciali per raggiungere la singolarità nel 2045 è il concetto di immortalità, che verrà raggiunto molto velocemente grazie alla rapida crescita delle intelligenze artificiali; il progresso medico e tecnologico crescerà al punto tale che i “nanobot” ripareranno e ricostruiranno i nostri corpi a livello cellulare eliminando malattie e invecchiamento, permettendo di fatto di raggiungere l’immortalità.
Come potrete immaginare la teoria ha tanti sostenitori quanti oppositori: molti scettici sostengono che sia quasi impossibile raggiungere l’immortalità nel 2030, altri sono convinti che Kurzweil abbia ragione. Quel che è certo è che non dovremo aspettare poi molto per sapere chi ha ragione.