ENEL e gli operatori TLC, probabilmente Telecom Italia, Fastweb e Vodafone in testa, stanno sperimentando il cablaggio in fibra di 25 siti italiani - distribuiti su tutta la penisola. Si tratta di uno studio che durerà tutta l'estate che dovrebbe confermare la fattibilità del progetto ENEL, ovvero approfittare della sostituzione di 33 milioni di contatori elettronici per portare la fibra ottica nei condomini.

Come ha spiegato l'AD dell'azienda, Francesco Starace, si tratta di consentire gli operai che vengono in casa per sostituire i vecchi apparati di infilare "un cavetto nel tubo". ENEL non ha intenzione di diventare un operatore delle telecomunicazioni: propone esclusivamente di implementare la fibra per conto di altri, coprendo quel tratto che va dall'armadio fuori casa alla cantina o all'appartamento – a seconda del posizionamento del contatore dell'utente.

Teoricamente le opzioni sono due: sfruttare semplicemente il cavidotto esistente per far passare anche i sottili cavi in fibra, oppure impiegare nuove cavetterie che ospitano rame e fibra.
Tra settembre e ottobre verrà svelato il piano ENEL, ma non dovrebbero esservi soprese rispetto ai primi annunci. Sotto il profilo tecnico non si rilevano criticità. Di ben altra portata invece l'esigenza che gli operatori trovino un accordo per l'accesso e l'eventuale condivisione degli armadi fuori casa. ENEL può potenzialmente cablare ogni casa o appartamento italiano, ma se manca la rete in fibra nelle zone di riferimento è inutile.