Ecco quali sono le peggiori password del 2023

Le peggiori password del 2023 rivelano rischi globali, ma la lista conferma soprattutto il nostro fallimento nel diffondere la giusta cultura della sicurezza informatica

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Black Friday si avvicina! Iniziate a pianificare i vostri acquisti con sconti esclusivi e offerte imperdibili. Un'occasione da non perdere per fare shopping conveniente e intelligente.

Ci sono appuntamenti di cui non si può proprio fare a meno: la cena (o pranzo) di Natale con i famigliari, l’aperitivo settimanale con gli amici, la lezione di yoga o la sessione in palestra, il talk show che adori, e la lista annuale delle peggiori password dell’anno. 

Tutti gli anni mi ritrovo a pensare, sarà la volta buona in cui “123456” perde il primo posto? E tutti gli anni una delusione: sarà per l’anno prossimo. Se non altro quest’anno “password” scivola al settimo posto, almeno nella classifica pubblicata da NordVPN

E comunque non ci sono sorprese, il che è una sorpresa di per sé. Tutte le riviste specializzate del mondo, mica solo noi di Tom’s Hardware, abbiamo ripetuto all’infinito che bisogna usare password complesse e sempre diverse, eventualmente aiutandosi con un password manager. Lo abbiamo detto e ripetuto, sottolineando i rischi in tutte le salse. 

Ma niente. A livello globale le password più comuni sono ancora le solite serie numeriche, admin e altre pazzie simili. Noi italiani non facciamo certo di meglio, ma nella lista nazionale si fanno strada un paio di localismi come “ciaociao” e “francesco”. 

Se queste password sono le più comuni che succede? Ebbene, se qualcuno ha il vostro indirizzo email (cosa abbastanza semplice), non dovrà fare altro che inserirlo in tutti i form di accesso che trova. E come password le proverà tutte e duecento; anzi in verità usano liste più lunghe, ma per amore di semplicità fermiamoci a 200.

E così si entra facilmente negli account degli altri: dentro ci trovi dati sensibili di ogni genere, e se sei un criminale probabilmente cercherai qualcuno cui rivenderli. Chi li compra può farci tante cose, nessuna buona. 

Insomma è un panorama desolante: nonostante anni di campagne e comunicazione l’approccio alla sicurezza informatica di tutti noi è ancora miseramente inadeguato. 

Se comunicare e insegnare non serve a niente, forse invece servirà l’azione di forza. Google, Microsoft, Apple e molte altre aziende infatti stanno cercando di compensare il problema imponendo ai loro utenti l’uso di sistemi più sicuri. 

Top 20 Password Italiane del 2023

Posizione Password Tempo Decifrazione Conteggio
1 admin < 1 Secondo 38.369
2 123456 < 1 Secondo 14.335
3 password < 1 Secondo 12.476
4 Password < 1 Secondo 10.281
5 12345678 < 1 Secondo 5.831
6 123456789 < 1 Secondo 4.049
7 password99 < 1 Secondo 3.847
8 qwerty < 1 Secondo 2.688
9 UNKNOWN 17 Minuti 2.539
10 12345 < 1 Secondo 2.464
11 ciaociao 2 Secondi 1.992
12 francesco < 1 Secondo 1.463
13 1234567890 < 1 Secondo 1.346
14 Windows1 5 Secondi 1.321
15 Windows10 20 Secondi 1.262
16 riccardo < 1 Secondo 1.192
17 corrado < 1 Secondo 1.162
18 francesca 11 Secondi 1.134
19 andrea < 1 Secondo 987
20 juventus < 1 Secondo 975

Infatti è sorprendente che quelle password siano così diffuse, visto che la maggior parte dei sistemi di accesso non le accetterebbe mai. Così sorprendente che viene da chiedersi dove sia andata a prenderle Nord. Spiegano di aver collaborato con ricercatori indipendenti, e che questi a loro volta hanno analizzato diversi terabyte di dati rubati e messi in circolazione sul Dark Web. 

Se obbligare a usare password complesse non basta, forse basterà rendere ubiquo e obbligatorio per tutti l’uso dei passkey. Le aziende citate sopra (e altre ancora) lo stanno già facendo, e per il momento sembra che il passaggio sia indolore per la maggior parte di noi. 

Invece di inserire la vecchia password, con il sistema passkey bisogna confermare usando un dispositivo - tipicamente uno smartphone. Più sicuro ma allo stesso tempo più semplice, il che sembrerebbe una contraddizione in termini ma non è così invece.

Bene quindi il diffondersi di Passkey, visto il drammatico fallimento del tentativo teso a far sparire le password troppo semplici e poco sicure. Vedremo se l’anno prossimo la classifica sarà un po’ meno imbarazzante.

Immagine di copertina: vichzh

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