DJI Mavic Pro: concentrato hi-tech superportatile e robusto

DJI presenta il Mavic Pro, un drone ripiegabile per la massima comodità di trasporto e dotato di un sistema di controllo immersivo quasi fantascientifico.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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DJI ci ha abituati a droni di ottimo livello e dopo le meraviglie dell'elettronica del Phantom 4 ecco un altro balzo in avanti nel design, stavolta anche dal punto di vista meccanico e avionico.

Il Mavic Pro è un drone di dimensioni medio/piccole progettato per richiudersi in un ingombro ridottissimo, paragonabile a quello di una bottiglia di plastica.

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Il drone da chiuso si trasporta in grande semplicità. Da questa foto apprezziamo l'ottimo lavoro fatto per proteggere la camera: così non rischia danni mentre lo infiliamo in borsa.

Grazie ai bracci retrattili, alle eliche pieghevoli e a bel sistema di protezione della camera di ripresa, si può infilare comodamente in uno zaino per poi rimetterlo in assetto operativo in pochi istanti.

Un drone quindi molto diverso da quelli proposti in passato da DJI, che sembra in grado di rendere più immediato e semplice l'uso delle riprese dall'alto delle nostre attività sportive o quotidiane.

Il livello di automazione del drone, infatti, è elevatissimo e racchiude una quantità di tecnologia davvero notevole che lo rende autonomo in molte situazioni.

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Visto da sotto si intuisce un dettaglio interessante: tutta l'elettronica compressa in quel drone ha bisogno di dissipare il calore generato tramite delle alette di metallo. Non sono molti i droni con questa caratteristica.

Innanzitutto, il sistema di guida è nuovo. Si chiama FlightAutonomy e sfrutta un ricevitore GPS a doppia banda, una serie di sensori duplicati per evitare false letture o punti ciechi, rilevatori di campo ultrasonici e cinque fotocamere usate per migliorare stabilità e manovrabilità, aggiungendo una funzione anticollisione estremamente utile in caso di perdita di segnale.

Anche i principianti troveranno quindi molto semplice far volare il Mavic Pro in quanto moltissime funzioni sono automatizzate e la stabilità è annunciata come eccezionale, caratteristica che è comunque sempre stata notevole anche nei predecessori.

Dal fratello maggiore Phantom 4, il nuovo arrivato ha ereditato il sistema Active Track, ovvero il sistema di puntamento della camera di bordo che segue un bersaglio preimpostato anche senza bisogno di emettitori radio.

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Il nuovo Mavic Pro ha un aspetto decisamente più aggressivo e agile del Phantom.

Possiamo quindi scegliere un soggetto, umano o meno, e il drone lo seguirà per tenerlo sempre al centro dell'azione, anche se questo si muove velocemente o cambia la sua impronta sul video.

Molto utile risulta anche la funzione di controllo gestuale del drone: sbracciandoci nel modo giusto possiamo impartire alcuni comandi come il "centrami nella videocamera" oppure "fammi una foto", mentre le luci lampeggianti del drone fanno da conto alla rovescia prima dello scatto.

Per gestire tutta questa tecnologia torna molto utile combinare il controller nativo di DJI con uno smartphone o tablet e anche qui non mancano le chicche hi-tech.

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Il controller in configurazione aperta, pronto a ospitare tra le ganasce in basso uno smartphone o un tablet.

Le levette di controllo, per iniziare, sono dotate di un feedback tattile che segnala l'eventuale presenza di ostacoli sul percorso del drone, mentre lo schermo di bordo può ricevere il video proveniente in full HD dal drone fino a una distanza massima di 7 km circa, un limite ampiamente sovradimensionato per la normativa Italiana che obbliga i piloti al volo in contatto visivo.

Tramite il collegamento con lo smartphone, il feed video può essere indirizzato direttamente sulle dirette di Facebook, Periscope e Youtube.

Sulla sua memoria interna, invece, il Mavic Pro registra video in 4K a 30FPS e in full HD a 120 FPS, ottimo per realizzare sequenze in slow motion. La fotocamera è da 12 megapixel e gli scatti possono essere salvati in formato DNG RAW.

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In modalità sportiva, il drone può raggiungere la velocità di 65km/h e attivare delle funzioni per il controllo veloce delle virate, diventando un valido mezzo per le gare di velocità e agilità.

In antitesi alla modalità adrenalinica, la modalità "treppiede" trasforma il Mavic Pro in un interessante strumento di ripresa, limitando la velocità massima di movimento a tre chilometri e mezzo all'ora e regolando la sensibilità del controller per garantire la massima precisione nelle inquadrature.

Considerato che una persona che cammina di buon passo può percorrere tra i 5 e i 6 chilometri all'ora, si capisce come questa modalità sia pensata soprattutto per un uso dinamico della videocamera del drone, ma in ambienti circoscritti, magari professionali.mavic (4)

Passando, invece, all'aspetto più ludico, c'è da dire che il Mavic Pro è compatibile con gli occhialini Ocusync, che permettono di usare un sistema di controllo davvero interessante. Muovere la testa quando si indossano gli Ocusync, infatti, causa una risposta coordinata della camera di bordo del drone, che fornirà l'illusione di essere proprio a bordo del mezzo volante.

Le caratteristiche tecniche e fisiche del drone non sono ancora state rilasciate in maniera completa. Non sappiamo quanto pesa, né quanto è grande esattamente, anche se le dimensioni sembrano grosso modo quelle di un Phantom più basso e un pochino più stretto.

Quello che sappiamo è che il sistema di ritorno a casa in caso di perdita del segnale del controller o di batteria al limite usa il sistema anticollisione per evitare di colpire alberi o altri ostacoli che siano sulla direttrice di ritorno. Gli ultrasuoni sono in grado di rilevare ostacoli che si trovano fino a 15 metri dal drone ed evitarli tutti finché la velocità si mantiene sotto ai 35km/h.

Il Mavic Pro resta stabile in volo con vento fino a 40km/h e il sistema di doppia telecamera permette un ritorno a casa preciso nell'ordine dei pochi centimetri. Un sistema di GeoFencing gestibile tramite l'app di DJI permette di stabilire delle no-fly zone per evitare di entrare in aree pericolose.

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Purtroppo, non abbiamo ancora il prezzo ma sappiamo che il Mavic Pro è già prenotabile presso il sito di  DJI e verrà spedito il 15 di ottobre. Inoltre, sarà disponibile da metà ottobre nei tre negozi DJI di Shenzen, Seoul e Hong Kong, per poi approdare negli Apple Store di tutto il mondo agli inizi di novembre.

Onestamente, non vediamo l'ora di provarlo per vedere se tutto quanto descritto corrisponde a verità.

Aggiornamento: Il prezzo di vendita in Europa del Mavic Pro è di 1199 Euro con controller incluso. Le batterie di volo intelligenti del Mavic Pro costeranno 99 euro. Un Mavic Pro Fly More Combo, che include il Mavic Pro, due batterie di volo intelligenti extra, eliche aggiuntive, una stazione di ricarica, un adattatore e una borsa, saranno disponibili per 1499 euro.  

Inoltre, è stato annunciato DJI Care Refresh, un nuovo piano di protezione facoltativo che protegge contro danni accidentali al velivolo del Mavic Pro, al gimbal o alla fotocamera in condizioni di uso normale fino a 12 mesi, e per un prezzo aggiuntivo offre fino a due cambi nuovi o equivalenti. Il DJI Care Refresh è disponibile a 119 euro.

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