La Stazione Spaziale Internazionale, sede ininterrotta di astronauti per 23 anni, mostra oramai i segni dell'età, manifestando numerose crepe e alcune, preoccupanti, perdite.
La NASA, in virtù di questi aspetti, sta valutando come smantellare la struttura nei primi anni del 2030 (indicativamente nel 2031), con un costo stimato di quasi 1 miliardo di dollari per poterla far bruciare, inoffensivamente, nell'atmosfera terrestre.
L'attuale rifiuto nel voler utilizzare dei veicoli russi per questa operazione, per quanto la ISS abbia una forte dipendenza nei confronti di tali mezzi, inflazionerà notevolmente il prezzo di questa operazione.
La fine della ISS, segnerà anche la fine di decenni di cooperazione scientifica, oltre che il tramonto di un simbolo di unità internazionale. Mai’a Cross, scienziata politica presso la Northeastern University, la descrive come il più grande progetto umano di cooperazione civile dell'intera storia dell'umanità.
Al momento esistono due opzioni per far uscire la ISS dall'orbita: farla precipitare incontrollabilmente verso l'atmosfera o orchestrare una discesa controllata. Ovviamente, un rientro non controllato è attualmente fuori discussione, poiché potrebbe colpire zone abitate, portando a gravi danni e a potenziali perdite di civili innocenti.
Gli scienziati della NASA, al momento, stanno studiando come minimizzare i detriti in caduta, un compito complesso considerando che la stazione compie un'orbita intorno al pianeta ogni 90 minuti e che lo spessore atmosferico non è regolare.
Al netto delle attuali complicazioni per gestire la discesa della ISS, la NASA progetterà, e realizzerà, un veicolo su misura per il rientro della celebre Stazione, visto che l'attuale contesto geopolitico impedisce qualsivoglia collaborazione con la Russia.
Complicazioni, costi e ricerche a parte, una cosa è certa: la ISS terminerà la sua vita con un'incredibile spettacolo nel cielo che, per quanto ci auguriamo di poter vedere in qualche maniera, segnerà un agrodolce epilogo a decenni di scoperte scientifiche e cooperazione internazionale.