DAZN, il colosso mondiale dello streaming dedicato allo sport, si è unita ad altre aziende in un’iniziativa volta a contrastare la pirateria, in particolare quella che prende di mira gli eventi sportivi. Il nuovo gruppo è gestito dall'Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), che annovera tra i suoi membri giganti come Amazon, Apple, NBC Universal, Netflix, Disney, Sony e Warner Bros.
Il bersaglio dell’operazione sono il classico “pezzotto”, e in generale tutte quelle soluzioni che permettono di vedere eventi sportivi in streaming al di fuori delle opzioni legali. Lo sport in diretta infatti resta forse il più goloso dei piatti sul menù dell’intrattenimento - come dimostra il fatto che anche Amazon ne ha voluto un pezzetto.
Tanti spettatori però sono poco inclini a pagare i prezzi richiesti, anche e soprattutto quando per guardare una partita bisogna fare almeno un mese di abbonamento. Un altro aspetto è che spesso e volentieri le licenze sono frammentate, quindi per seguire tutti gli eventi di un certo tipo sarebbe necessario sottoscrivere più di un abbonamento, andando a spendere di più. Non capita sempre ma non è nemmeno rarissimo.
Una specie di ricatto che molti trovano inaccettabile, salvo poi pagare un po’ meno per avere accesso pirata a quello stesso contenuto.
L’ACE nasce nel 2017 proprio per contrastare il fenomeno della pirateria, non solo quella sportiva. The Verge definisce il gruppo come il “braccio anti-pirateria della Motion Picture Association”. Con l’ingresso di DAZN, il totale delle grandi aziende del settore che ne fanno parte sale a 53. Secondo ACE la pirateria sportiva sottrae alle emittenti circa 28 miliardi di dollari di entrate annuali.
Immagine di copertina: metelsky