Da dove nasce D-Orbit

Intervista - Il fondatore di D-Orbit, Luca Rossettini, ci spiega rischi e costi dei satelliti in disuso e la sua idea per farli diventare una fonte di profitto.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Da dove nasce D-Orbit

D-Orbit nasce dall'idea di Luca Rossettini di associare le nozioni di sostenibilità strategica apprese in un master, allo Spazio. L'ingegnere ci racconta infatti che la sostenibilità strategica consiste nel dare alle grandi aziende, di solito multinazionali, "delle metodologie per fare in modo che aumentino il loro profitto generando un impatto positivo sulla società"."Utilizzando queste tecniche ho creato questo oggetto che permette di fare in modo che tutto quello che viene lanciato possa essere rimosso quando non serve più", in alternativa alle tecniche finora proposte per andare a recuperare i satelliti già morti nello Spazio.

Satelliti e detriti attorno alla Terra

Il riferimento è al progetto svizzero di pulizia spaziale, che si basa sull'impiego di un satellite robotico che pesa una trentina di chili e avrà il compito di afferrare grossi detriti spaziali e spingerli verso la Terra.  Rossettini ci spiega che l'idea è lodevole, ma di satelliti robotici con queste capacità non ne esistono ancora, e i rischi di collisioni in un'operazione di questo tipo sono molto alti.

Inoltre, la situazione attorno alla Terra è tale per cui serve una soluzione immediata, non un progetto a lungo termine che potrebbe concretizzarsi in una decina d'anni, lasciando astronauti e satelliti in balia del destino.

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