Contrastare il cyberbullismo e promuovere un utilizzo consapevole della rete tra i giovani. Questo l'obiettivo di "Cyberbullying is not a game", il progetto lanciato da Intred S.p.A. e dalla Polizia di Stato, con il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Brescia.
L’iniziativa, che vede come ambasciatore il noto gamer e youtuber Favij, prevede un tour educativo nei 12 capoluoghi di provincia lombardi, coinvolgendo gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado in un percorso di sensibilizzazione e formazione sulla sicurezza digitale.
L'evento inaugurale si è svolto presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti della Polizia Postale e di Favij, che ha presentato un esperimento sociale girato durante la Milan Games Week 2024.
Nel video, il content creator ha interpretato il ruolo di un cyberbullo, utilizzando frasi realmente estrapolate da chat online, per mostrare l’impatto devastante di questo fenomeno. La scelta di mantenere il linguaggio originale è stata concordata con la Polizia di Stato per rendere il messaggio ancora più incisivo e realistico.
Il progetto prevede una serie di incontri in diversi istituti scolastici della Lombardia, con l’obiettivo di educare i giovani sui pericoli della rete e sulle conseguenze del cyberbullismo. Durante la prima tappa, svoltasi all’Auditorium S. Giulia di Brescia, gli esperti della Polizia Postale hanno illustrato tematiche cruciali come la sicurezza online, i confini tra gioco e violenza e le implicazioni legali del cyberbullismo. Gli studenti hanno potuto interagire direttamente con gli esperti, condividendo esperienze e ponendo domande su un fenomeno che, purtroppo, colpisce un numero crescente di giovani.
Uno degli aspetti più innovativi dell’iniziativa è la creazione di una "Netiquette", un insieme di regole per un ambiente digitale più rispettoso e sicuro. Gli studenti delle scuole coinvolte potranno proporre suggerimenti e consigli attraverso testi, video o altri contenuti creativi. Le migliori idee verranno selezionate da una commissione con la partecipazione di Favij e contribuiranno alla stesura del manifesto ufficiale del progetto.
L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni, scuole e famiglie per contrastare il fenomeno: "La rete deve essere uno spazio di crescita, non di violenza. La scuola ha il dovere di educare all’uso consapevole della tecnologia".
Anche Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia, ha evidenziato il valore dell’iniziativa: "Per educare i giovani bisogna usare il loro linguaggio e coinvolgere figure di riferimento per loro. Questo progetto rappresenta una sinergia virtuosa tra Polizia di Stato, aziende del settore e creator digitali".
Infine, Daniele Peli, Amministratore Delegato di Intred S.p.A., ha ribadito il ruolo dell’azienda nella promozione di una cultura della sicurezza digitale: "Portare la fibra ottica nelle scuole è importante, ma non basta. Dobbiamo fornire ai ragazzi gli strumenti per navigare in modo sicuro e consapevole".
"Cyberbullying is not a game" non è solo una campagna di sensibilizzazione, ma un'azione concreta per creare una cultura digitale più sicura e inclusiva. Attraverso incontri, esperimenti sociali e il coinvolgimento attivo degli studenti, il progetto mira a far riflettere i giovani sull’importanza del rispetto reciproco online e offline. Un'iniziativa che, partendo da Brescia, si estenderà in tutta la Lombardia, con la speranza di rendere il web un luogo più sicuro per tutti.