Ecco una vera e propria bufala, che incredibilmente continua a circolare; ogni tanto capita di trovare qualcuno che dice "l'hai sentita quella storia del tizio che aveva una pianta nel petto". Circola da moltissimo tempo in tante versioni, ma emerse con forza nel 2009: si diceva che un russo si fosse recato in ospedale per dei dolori al petto, per finire operato d'urgenza dopo che gli fu diagnosticato un cancro. I medici ci restarono di sasso nello scoprire che invece nel suo polmone stava crescendo un abete, già lungo qualche centimetro. Le smentite arrivarono piuttosto in fretta, e furono molti i biologi e i botanici a ricordare che una pianta non può crescere in certe condizioni.
Inoltre la notizia era stata pubblicata in quello che per i russi equivale al nostro 1 aprile, ma nemmeno questo servì a molto. Il racconto fu riportato da molti giornali e stazioni televisive, e il seme dell'aneddoto curioso da allora non ha smesso di crescere nella mente (non nei polmoni) di moltissime persone.
Come leggenda urbana quella dell'abete non è male, ma se volete fare un figurone potete prendere in prestito questa storiella che girava in Spagna qualche anno fa: si diceva che una bimba piccola si fosse infilata un cecio nel naso, e che il legume fosse rimasto lì a germogliare. Le radici, crescendo, sarebbero arrivate fino a danneggiare un occhio, e in un'altra versione - più macabra - avrebbero portato la bambina al decesso, dopo aver avvolto la parte frontale del cervello. Nel 2013, invece, circolava la voce che fosse nientemeno che una pianta di pomodoro, con tanto di foglie, a crescere nello stomaco di qualcuno. Nemmeno questa faccenda, ovviamente, fu mai confermata.
Tutto archiviato allora? Forse sì, ma c'è almeno un caso in cui è successo davvero. O almeno non siamo riusciti a trovare una smentita - a parte molti commenti più o meno scettici. Nel 2010 il 75enne Ron Sveden si trovò davvero con una pianta di piselli nei polmoni. A quanto pare aveva ingerito un pisello crudo (provateci, non sono niente male), che però non aveva preso la via dello stomaco.
Evidentemente i piselli non sono esigenti come le conifere quanto a condizioni ambientali, e questo pisello in particolare aveva davvero cominciato a germogliare. È importante sottolineare che la pianta non sarebbe mai cresciuta, perché la mancanza di luce avrebbe impedito che il germoglio si sviluppasse ulteriormente. La prima fase della germogliatura avviene sottoterra, in assenza di luce, e in questo caso aveva raggiunto i 15 mm di lunghezza circa (germoglio e pisello insieme). Ci è voluto un intervento chirurgico per liberare Sveden del problema, e per fornirgli una storia che racconteranno anche i suoi pronipoti.
Si racconta poi di una bambina cinese a cui sarebbe cresciuta una pianta di tarassaco (Dente di Leone) in un orecchio, o di una donna – sempre in Cina – nel cui orecchio si era installato un ragnetto in pianta stabile. Una cittadina inglese, invece, sarebbe tornata dal Sudamerica con un orecchio "pieno di vermi mangiatori di carne". Non abbiamo avuto modo di verificare queste storie.