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Cronache Marziane, storie di un futuro senza futuro

Cronache Marziane di Ray Bradbury è un classico della fantascienza in grado di andare al di là dei limiti del genere per raccontarci il fallimento dell'evoluzione umana.

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a cura di Alessandro Crea

In sintesi

Cronache marziane: leggetela, e capirete fino a che punto può arrivare la genialità dell'autore visionario, che in questa avventura vi trasporta fra le sabbie di Marte.

Nel Talmud si narra la storia di due scribi di Re Salomone, cercati dall'Angelo della Morte. Per salvarli Salomone li manda via, inviandoli in una città lontana. Qui giunti però i due scribi incontreranno proprio l'Angelo ad attenderli. Si tratta di una parabola semplice quanto profonda sull'ineluttabilità, scegliete voi di cosa. Noi l'abbiamo citata qui perché riassume benissimo la storia narrata in Cronache Marziane da Ray Bradbury. L'epopea della conquista di Marte, un pianeta lontano e inospitale, non è infatti che la metafora dell'ineluttabilità del nostro destino, biologico e culturale, lo specchio distorto della nostra incapacità di liberarci da noi stessi, di rifondarci e ripensarci.

Cronache ha un afflato epico ed elegiaco al tempo stesso. La narrazione infatti procede per gradi, in assoluto ordine cronologico, snocciolando la storia della colonizzazione, dai primi tentativi falliti fino alla conquista finale. Il senso del tempo che scorre e la malinconia di fondo data dalla consapevolezza dell'inutilità dello sforzo dipingono una serie di quadri indimenticabili per intensità emotiva e profondità di senso.

L'Essere Umano è partito per un pianeta lontano ma il suo è un futuro senza futuro, un nuovo inizio mancato. Incapace di guarire dai propri difetti è destinato a ripeterli continuamente. Su Marte infatti nulla di nuovo nascerà e i coloni finiranno per riproporre e preservare la stessa solita, ordinaria esistenza, governata dagli stessi principi e dallo stesso stile di vita che sta condannando nel frattempo la Terra. Così, quando al fine il nostro Pianeta sarà distrutto da una guerra nucleare, i coloni saranno gli unici superstiti ma ad attenderli non ci sarà alcun mondo nuovo, solo la messa in scena del precedente, che prima o poi condurrà inevitabilmente agli stessi esiti.

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Poetico e malinconico, possente e dall'ampio respiro, Cronache Marziane fila via fluido grazie allo stile di Bradbury, piano e scorrevole, ma capace di evocare atmosfere intense e significati profondi con pochi, rapidi tocchi. Costituito da una serie di episodi cronologicamente distanti ma il più delle volte collegati, ne annovera diversi di rara bellezza e solo in qualche episodio il tono sembra scendere di livello. Nel complesso però il libro è un classico della fantascienza, anzi della letteratura tutta perché travalica i limiti del genere per assurgere a un trattato in cui riflessione filosofica e sociologica si fondono in un risultato che, a dispetto dei suoi 67 anni, è più attuale che mai
. Se lo avete in casa rileggetelo, altrimenti correte a comprarlo perché è un titolo imprescindibile.


Tom's Consiglia

Un libro che può stare accanto a Cronache Marziane è Le Guide Del Tramonto di Arthur C. Clarke, che abbiamo recensito recentemente.

Voto Recensione di Cronache marziane



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