Il sistema surround CMSS 3D esiste già da diverso tempo, e l'obiettivo principale è sempre stato quello di trasformare un fonte stereo in una a quattro, cinque, sei o sette canali (più il subwoofer). Tuttavia, non è mai stato molto convincente, fino ad ora, almeno con le fonti che richiedevano una precisa riproduzione della scena sonora. Lo stesso discorso può essere applicato a tutti i sistemi dello stesso tipo (Dolby Prologic II, Neo:6), dato che tutti questi sono basati sullo stesso principio: estrazione dei vari canali dalla somma delle differenza tra i due canali stereo. Questo è il principio della decodifica a matrice che è stato utilizzato per molti prodotti presenti sul mercato, i cui vari miglioramenti non hanno mai eliminato i difetti principali.
Tipico diagramma dei decoder a matrice in uso da diversi anni.
Mentre questo tipo di decodifica offre buoni risultati con fonti codificate, come per esempio l'MP Matrix a 4 canali utilizzato nei cinema, conosciuto anche come Dolby Stereo o Dolby Surround, con le classiche fonti stereo il risultato non è altrettanto buono. Con l'X-Fi, Creative - grazie alla potenza del nuovo processore - utilizza un approccio molto differente e complesso, con un processo che separa i suoni diretti dai suoni ambientali, come i riverberi di un ambiente molto ampio o gli applausi, in maniera tale da inviarli ai canali surround, mentre lascia inalterati gli altri componenti dell'immagine stereo.
Il principio utilizzato dall'X-Fi.
Creative afferma, oltre all'ovvio vantaggio del suono surround, che l'ascolto dell'area stereo è estesa grazie alla presenza di un canale centrale perfettamente stabile e ben definito, un problema ricorrente con i sistemi moderni.
Dallo stereo al sorround...la versione X-Fi del CMSS 3D promette un'esperienza di ascolto di alto livello.
Oltre alla riproduzione tramite un sistema di altoparlanti multi-canale, il CMSS 3D offre una modalità virtuale che promette di creare l'illusione di un suono multi-canale, attraverso un semplice sistema stereo. Per molti utenti, questo sarebbe un sogno che diventa realtà. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di sperimentare questa modalità, ma la tecnica sviluppata da Creative sembra muoversi nella giusta direzione, se confrontata con tutto quello che abbiamo sentito fino ad ora.
Il CMSS 3D virtuale utilizza un HRTF (Head Related Transfer Filtering) per simulare le casse laterali e posteriori, senza però variare l'acustica della registrazione originale. L'utente può così calibrare il sistema in maniera tale da ottenere la scena acustica migliore, configurabile tramite il pannello THX.