Abbiamo speso molto tempo con le ultime schede audio di Creative, denominate X-Fi. Mentre a prima vista hanno l'aspetto delle classiche scheda audio PCI, la componentistica è completamente nuova e migliorata, degna della massima attenzione. Già in alcune occasioni abbiamo potuto darvi delle anticipazioni, basandoci su presentazioni di versioni pre-produzione. A questo riguardo potete dare un'occhiata ai due seguenti articoli già pubblicati:
A tutta potenza
Le schede audio Creative sono sottostate ad un considerevole sviluppo durante gli anni, partendo dal 1991 con la Sound Blaster Pro, che offriva audio a 8 bit. Questa fu seguita dalla famosa AWE32 e Live!, per poi passare alla Audigy, che è rimasta lo standard di riferimento fino ad oggi. La X-Fi rappresenta un enorme salto in termini di potenza e funzionalità per la gestione e il processo dell'audio digitale. Nella tabella sottostante, possiamo ammirare tutti i passi di questa evoluzione.
Scheda audio | Raw Data Path MIPs | Typical Processor MIPs | Canali audio interni | Overall Audio Sample Rate & Effects Processing MIPS vs Live! | Numero di effetti speciali simultanei | Numero di transitor |
Sound Blaster Pro | ?1 | 3+ | - | 0.0001x | - | 100K |
AWE 32 (EMU8000) | 67 | 200+ | - | 0.2x | - | 500K |
Live! (10k1) | 335 | 1,000+ | 16 (to Effects Engine) |
1x | 1 | 2M |
Audigy (10k2) | 424 | 1,250+ | 64 (to Effects Engine) |
4x | 4 | 4.6M |
Creative X-Fi | 10340 | 30,000+ | 4096 (to all Processing Elements) |
67x | 8 | 51.1M |
Dobbiamo riconoscere che Creative, diversamente dalla maggior parte dei sui concorrenti, ha sempre incluso nelle sue schede un vero processore audio, al contrario dell'utilizzare dei semplici codec che scaricano il carico di lavoro sulla CPU. Questo approccio mostra le sue potenzialità con i giochi, dove Creative non necessita di parte della potenza di calcolo per processare l'audio, anche se però ci sono alcuni problemi in altre aree. Per esempio, il processore utilizzato dalle Live! e Audigy opera nativamente a 48 KHz, creando alcuni problemi a 44.1 KHz o semplicemente rifiutandosi di lavorare a tale frequenza. Con l'X-Fi, questi problemi sono ormai dimenticati, e le operazioni sono possibili a qualsiasi frequenza di campionamento.