Si chiama Oculus Quest il nuovo visore VR di Facebook. Presentato ieri alla conferenza Oculus Connect 5, si aggiunge all'Oculus Go e all'Oculus Rift e si mostra come una sorta di via di mezzo tra i due. Arriverà in primavera e costerà 399 dollari, lo stesso di Oculus Rift; quindi il prezzo italiano potrebbe essere similmente 449 euro.
Se il prezzo è quello del Rift, il concetto è invece quello di Oculus Go, vale a dire un visore standalone che include in sé l'hardware di elaborazione e la batteria. Possiamo supporre che il prezzo maggiore si traduca in hardware più potente e soprattutto in una maggiora autonomia - aspetto che avevamo trovato carente durante il test su Oculus Go.
Abbiamo in effetti quattro videocamere posizionate agli angoli del visore per mappare l'ambiente circostante, la cui funziona è rilevare gli ostacoli ed evitare spiacevoli incidenti. Più che un vezzo una necessità, dato che Oculus Quest permette sei gradi di libertà (6DoF, six degress of freedon): tanti quanti Oculus Rift, mentre Oculus Go si ferma a tre.
Lo schermo all'interno invece è più o meno quello di Oculus Go, con una risoluzione pari a 1600x1400 pixel. Anche il sistema audio integrato è simile a quello del Go, ma è possibile collegare cuffie diverse tramite la presa jack. I controller Touch Motion invece sono stati rivisti, e i nuovi sensori sono uno degli elementi che rendono Oculus Quest superiore rispetto a Oculus Go. Inoltre le videocamere sul visore servono anche per monitorare la posizione dei controller e aumentare la precisione.
Facebook ha fatto sapere che insieme a Oculus Quest arriveranno anche 50 giochi, che dovrebbero andare a rimpolpare il catalogo Oculus esistente. Al momento si trovano giochi relativamente semplici, niente di comparabile a ciò che abbiamo su PC e console, ma si tratta senz'altro di esperienze (questo il termine usato dalla stessa Oculus) interessanti almeno da provare.
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A proposito di software, con Oculus Quest Facebook propone anche una versione aggiornata di Oculus OS, una versione modificata di Android e cucita addosso a questo specifico dispositivo. Nonostante gli aggiornamenti Facebook ha assicurato che i software sono e resteranno compatibili a lungo; vale a dire che per usare i futuri software non sarà obbligatorio comprare nuovo hardware. Speriamo che sia vero.
In arrivo anche una novità chiamata Hybrid Apps, un sistema che permette di lavorare a modelli 2D e 3D contemporaneamente dentro l'ambiente virtuale. Un nuovo strumento che dovrebbe rendere un po' più facile lo sviluppo di applicazioni VR. E un maggior numero di applicazioni, di riflesso, potrebbe spingere più persone a comprarsi uno di questi oggetti - ancora relativamente poco diffusi. Arriva anche una nuova applicazione per smartphone, da usare per esplorare le app disponibili e installarle direttamente sul visore in maniera remota. E una versione di Youtube dedicata a questi dispositivi.
Tutte le novità in ogni caso non vedranno la luce se non nei prossimi mesi, quindi dovremo attendere ancora prima di poterle provare e valutare concretamente per ciò che sono realmente.