Rumore agli alti ISO
Per il test del rumore agli alti ISO in JPEG abbiamo settato tutte le macchine nella loro impostazione standard, compreso l'algoritmo di riduzione del rumore.
Sinistra Canon, centro Fujifilm e destra Sony
Le immagini comparative sono piuttosto eloquenti. Si evidenzia l'eccellente comportamento della Fujifilm X-A5 nella resa agli alti ISO: si può scattare senza evidenti perdite di qualità sino a 12800 ISO! Oltre il rumore resta sempre basso ma si evidenzia una lieve perdita di dettaglio.
Risultato mediocre per Canon, mentre la Sony è una via di mezzo fra le due concorrenti, ma più vicina a Fujifilm.
Autofocus
I sistemi AF delle tre fotocamere sono ovviamente diversi, tutti abbastanza sofisticati considerando la fascia di appartenenza entry level, e garantiscono risultati differenti.
La Canon EOS 100 M utilizza l'efficace sistema Dual Pixel CMOS AF a rilevamento di fase sul sensore, progettato per assicurare un rilevamento della messa a fuoco preciso e di alte prestazioni nei filmati e l'acquisizione rapida in modalità Live View. Si tratta di una tecnologia esclusiva sviluppata da Canon ideale per mantenere sempre a fuoco il soggetto anche quando modifica la sua distanza rispetto al fotografo, avvicinandosi o allontanandosi. Lavora da -1 a +18 EV e prevede una lampada a LED ausiliaria per la messa a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione.
Come funziona? Tutti i pixel effettivi sulla superficie del sensore immagine sono costituiti da due fotodiodi distinti (fotodiodo A e B) con cui viene effettuata una lettura separata per la MAF con il metodo del rilevamento di fase e quindi congiunta per l'elaborazione. Al fine di eseguire il rilevamento di fase sul piano dell'immagine, i fotodiodi di destra e sinistra vengono letti in maniera indipendente e le immagini di parallasse che ne derivano vengono utilizzate per calcolare la differenza di fase. Di conseguenza, non è richiesta alcuna ulteriore elaborazione delle immagini da parte dei pixel dedicati all' AF, una funzionalità che garantisce la rapida acquisizione della messa a fuoco e la massima qualità dell'immagine durante gli scatti e le riprese di filmati.
Dual Pixel CMOS AF è utilizzabile su oltre l'80% (in orizzontale e verticale) dell'area Live View e consente un'elevata precisione senza compromettere la qualità dell'immagine.
I punti di MAF automaticamente selezionati dalla fotocamera sono 49 punti su griglia di 7 x 7, che diventano 1 punto AF/1 zona AF (9 punti, secondo una griglia 3 x 3) mediante selezione manuale con schermo touch. È previsto anche il modo Face + Tracking, cioè il tracking di volti e del soggetto mediante riconoscimento automatico/selezione manuale sempre tramite touch screen.
I modi di messa a fuoco sono AF One Shot e Servo AF.
La Fujifilm X-A5 utilizza un sistema AF ibrido intelligente TTL a contrasto e a rilevamento di fase, con illuminatore ausiliario AF. Si tratta di un sistema piuttosto sofisticato, per la prima volta adottato su una fotocamera della serie X-A e un passo avanti evidente rispetto al precedente sistema di rilevamento a contrasto, piuttosto lento.
I modi di messa a fuoco sono AF singolo, AF continuo, MF e AF+MF; come nella Canon, non vi è possibilità di passare dalla MAF automatica a manuale mediante selettore sull'obiettivo.
Il riquadro AF prevede la selezione del punto singolo su una griglia da 7 x 13 punti con possibilità di variare la dimensione della cornice dell'AF tra 5 tipi diversi. In più AF a zone: 3 x 3 / 5 x 5 / 7 x 7 tra 91 aree su una griglia da 7 x 13, più AF Wide/Tracking fino a 18 zone.
La selezione avviene manualmente utilizzando i rispettivi tasti a croce oppure tramite touch screen.
Interessante l'implementazione della modalità selfie. Ruotando il monitor di 180° quando ci si trova nella modalità SR+, si attiva automaticamente la funzione AF con rilevamento occhi scegliendo tra Auto, priorità occhio sinistro e priorità occhio destro.
La Sony a5100 fa tesoro dell'esperienza del costruttore per offrire un sistema AF ibrido estremamente sofisticato, quello che Sony chiama 4D FOCUS, che offre prestazioni di messa a fuoco superiori in quattro dimensioni: ampia copertura dell'autofocus (2D: altezza e larghezza), velocità AF rapida (3D: profondità) e funzione di blocco AF predittivo potenziata (4D: tempo).
La mirrorless Sony adotta un modulo AF a 179 punti a rilevamento di fase che copre quasi l'intera area dell'immagine per semplificare il tracking e la cattura dei soggetti in rapido movimento e migliorare il riconoscimento delle scene; rileva anche le dimensioni del soggetto. Funziona assieme ai 25 punti AF con rilevamento di contrasto preciso e ad alta velocità.
Il sistema ibrido a rilevamento di fase e di contrasto migliorati consente di raggiungere una messa a fuoco automatica in 0,07 secondi, un valore record qualche anno fa. Le funzioni avanzate includono una lettura più veloce dei dati provenienti dal sensore di immagine, una maggiore velocità di elaborazione dei dati grazie a BIONZ X, algoritmi AF più avanzati e controllo ottimizzato dell'obiettivo.
Ovviamente, come le altre due mirrorless, consente la MAF e lo scatto tramite il monitor touch.
L'opzione Eye AF mette a fuoco sull'occhio del soggetto per una MAF precisa anche quando lo stesso è rivolto parzialmente verso la fotocamera e con profondità di campo ridotta. Quando si ottiene la messa a fuoco corretta, una cornice verde appare sopra l'occhio al quale è stata assegnata la priorità.
Infine, il blocco AF offre un tracking migliorato dei soggetti in movimento utilizzando sempre il punto AF ottimale e regolando le dimensioni del riquadro di destinazione in base alle caratteristiche del soggetto.
Autofocus | Canon EOS M100 | Fujifilm X-A5 | Sony a5100 |
---|---|---|---|
Tipo | Dual Pixel CMOS AF | ibrido intelligente TTL | 4D Focus |
Rilevamento di fase | si | si | si |
Rilevamento di contrasto | no | si | si |
Numero punti AF totali | 49 | 91 | 179 |
Modi di messa a fuoco | singolo, continuo, MF, AF + MF | singolo, continuo, MF, AF + MF | singolo, continuo, automatico, DMF, MF |
Riquadro AF | punto singolo e zona 3x3 | punto singolo e zona 3x3, 5x5, 7x7 | punto singolo e zona 3x3 |
Dimensione riquadro AF | fissa | variabile, 5 dimensioni | variabile, 3 dimensioni |
Modo tracking | si | si | si |
Illuminatore AF | si | si | si |
Sensibilità MAF | -1 + 18 EV | n.d. | -1 + 20 EV |
Face detector | si | si, con rilevamento sorriso per autoscatto | si, con rilevamento sorriso |
Eye detector | no | si | si |
MF peaking | si | si | si |
All'atto pratico, il comportamento delle tre mirrorless in termini di rapidità di risposta dell'AF dipende molto dalle condizioni d'illuminazione e di contrasto.
In situazioni favorevoli e con area di copertura ampia, la Canon mette a fuoco istantaneamente; nel momento in cui il pulsante di scatto tocca il fondo corsa, la MAF è istantanea, almeno per quanto i nostri sensi riescano a percepire, impressione comunque confermata anche dai valori bassissimi di shutter lag riportati nella tabella sotto. La Fujifilm, in dipendenza dal tipo di superficie e pattern che deve mettere a fuoco, presenta invece qualche fenomeno di focus hunting. Si tratta di un fenomeno noto nel mondo Fujifilm e che anche questo autofocus ibrido non riesce a risolvere. Il comportamento della Sony si avvicina molto a quello della Canon, solo in qualche rarissimo caso si manifesta un minimo di focus hunting (solo in una direzione), ma comunque nel complesso quasi impossibile muovere una critica.
Con il punto di MAF centrale, sempre in condizioni di buona illuminazione e contrasto, potremmo ripetere le considerazioni già fatte, tranne per il fatto che con la Sony è, questa volta, quasi sempre visibile il fenomeno di focus hunting ma con una latenza ridottissima, sicuramente inferiore a Fujifilm, quindi nei casi pratici non rappresenta un problema.
Situazioni di luce precaria (paesaggio notturno), area di MAF ampia: un comportamento complessivamente ottimo per tutti i modelli. Passando da un'inquadratura all'altra, Canon mette a fuoco in circa 1,5 secondi senza focus hunting, ma in qualche rarissimo caso il sistema Dual Pixel non è stato in grado di portare a termine l'operazione di MAF.
In un caso come questo il sistema ibrido di Fujifilm aiuta non poco: salvo il focus hunting, la MAF avviene infatti in poco più di un secondo (circa 1,2 secondi), pressoché costante al variare della scena. Risultati simili per Sony, anzi forse anche leggermente meglio.
In modalità tracking, quindi con area ampia e AF continuo, Canon lavora piuttosto bene. Una volta scelto il soggetto da seguire, basta toccarlo sul touch screen e il riquadro di MAF diventa blu. A quel punto il soggetto è agganciato e se i suoi movimenti non sono troppo veloci all'interno dell'inquadratura la macchina è in grado di mantenere il fuoco.
Fujifilm ha più difficoltà nel mantenere il soggetto agganciato, i numerosi punti coprono bene l'area occupata dal soggetto da riprendere, ma l'algoritmo non è sufficientemente rapido.
Come prevedibile, un ottimo risultato invece per Sony, che grazie al sistema AF 4D assicura un tracciamento affidabile anche se i movimenti del soggetto sono abbastanza rapidi.
Tempi di risposta
(N.B. dati ricavati da www.imaging-resource.com/)
Tempi di risposta | Canon EOS M100 | Fujifilm X-A5 | Sony a5100 |
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Primo scatto dal momento di accensione | 1,5 s | - | 2 s |
Shutter lag con punto AF centrale | 0,107 s | - | 0,23 s |
Tempo di cattura in pre-fuoco | 0,067 s | - | 0,021 s |
Tempo scatto/scatto in JPEG | 0,59 s | - | 0,55 s |
Burst rate JPEG large/fine | 6,13 fps x 91 frame | - | 6,02 fps x 67 frame |
Tempo di ricarica del flash alla max potenza | 4,6 s | - | 2,2 s |
Lettura esposimetrica e controlli della dinamica
I sistemi di lettura esposimetrica adottati dalle tre fotocamere sono quelli classici, vediamo come funzionano nelle comparazioni seguenti, per le quali abbiamo scelto volutamente una condizione d'illuminazione contro luce:
Per il controllo della dinamica e del contrasto, Canon utilizza l'ottimizzazione automatica della luce (4 impostazioni) + la priorità delle tonalità chiare, Fujifilm il DR (Dynamic Range) che può essere impostato su 4 valori e Sony il DRO (Dynamic Range Optimizer) che può essere impostato su 5 valori.
L'HDR è ora presente anche su Fujifilm, che prima utilizzava solo il DRO. Gli esempi seguenti mostrano tre foto dello stesso soggetto in una condizione di contrasto medio-alto: