Ognuna delle tre mirrorless ricevute in prova ci è stata fornita con il suo obiettivo standard del kit, uno zoom 3 x di dimensioni compatte, non particolarmente luminoso, ma soprattutto economico, in particolare quando lo si acquista con la fotocamera:
La seguente tabella riporta le caratteristiche principali di ciascun obiettivo:
Caratteristiche | Canon EF-M 15-45mm f/3.5-6.3 IS STM | Fujinon XC15-45mmF3.5-5.6 OIS PZ | E PZ 16-50 mm F3,5-5,6 OSS |
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Lunghezza focale equivalente 35 mm | 24-72 mm | 23-69 mm | 24-75 mm |
Anello messa a fuoco | si | si | si, lo stesso dello zoom quando in modalità MF |
Elementi/gruppi | 10/9 | 10/9 | 8/9 |
Lamelle diaframma | 7 | 7 | 7 |
Distanza minima di MAF | 25 cm | 13 cm | 25 cm |
Struttura retrattile | si | si | si |
Motore AF | STM | motore passo-passo | n.d. |
Stabilizzatore ottico | si, 3,5 f/stop | si, 3 f/stop | si |
Diametro filtri | 49 mm | 52 mm | 40,5 mm |
Dimensioni (diametro x lunghezza) | 60,9 x 44,5 mm | 62,6x 44,2 mm | 64,7 x 29,9 mm |
Peso | 130 g | 135 g | 116 g |
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Dal punto di vista costruttivo ci troviamo di fronte a tre obiettivi economici, realizzati in plastica, dei quali solo il Sony ha la baionetta in metallo:
L'escursione focale, simile per i tre obiettivi, permette di far fronte a molte delle situazioni più comuni di ripresa: paesaggi, street photography, ritratti ecc.
Come si può notare, l'escursione è simile a meno delle differenze costruttive e dovute alle diverse dimensioni del sensore. Fujifilm e Sony hanno sostanzialmente lo stesso angolo di campo nella posizione W (grandangolo), lievemente superiore a quello di Canon, mentre sul fronte del teleobiettivo Sony ovviamente si spinge un po' di più degli altri due (75 mm equivalenti nel formato FF). Inoltre, quest'ultima adotta lo zoom digitale intelligente che mediante interpolazione dei pixel offre lo stesso grado di nitidezza di uno ottico con minimi artefatti, pur con un fattore d'ingrandimento di 1,4 o 2 x.
Vediamo quali risultati ci si può aspettare in termini di nitidezza dall'abbinamento di queste tre ottiche con i rispettivi corpi macchina. Per questo, abbiamo effettuato una prova di nitidezza a tutta apertura - il caso normalmente più sfavorevole - e a diverse lunghezze focali, sia al centro che ai bordi. Crop immagine 1:1.
Da questo momento in poi, in tutte le foto comparative abbiamo Canon a sinistra, Fujifilm al centro, Sony a destra.
Aberrazione cromatica laterale: tutte e tre le nostre mirrorless hanno la correzione in camera dell'aberrazione cromatica laterale operata dal processore d'immagine, pertanto è quasi del tutto invisibile:
Quello che possiamo notare, con l'obiettivo alla minima lunghezza focale, è un accenno (ma davvero un accenno!) di green fringing nel Canon e nel Sony, che presenta anche un residuo di purple fringing. Tuttavia, nei casi reali, se non si zooma nell'immagine non risulta visibile.
Anche la vignettatura è corretta in camera, ma come abbiamo potuto osservare dalle foto scattate per valutare la nitidezza, a tutta apertura e alla focale minima la si nota nel Canon.
Osservando il pattern a quadrati seguente si può avere un'idea della distorsione prodotta dai tre obiettivi:
Alla lunghezza focale minima, il Canon presenta una visibile distorsione a botte, corretta quasi del tutto nel Fujinon e nel Sony. Con lo zoom su tele, si nota ancora un po' di distorsione a botte sul Canon, quasi nulla sulle altre due ottiche.
Ottima in tutti i casi la resa scattando contro fonti di luce frontali:
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Veniamo alla prova del coma e dei bagliori:
Tutte e tre le ottiche provate non sono purtroppo immuni al coma, del resto piuttosto comune su obiettivi di fascia economica. Basti osservare le luci rosse dei grattacieli, che al posto di risultare puntiformi assumo invece la forma della coda di una cometa, da qui il nome. Le foto sono state scattate a tutta apertura. Il Sony presenta qualche bagliore in più dei concorrenti.
Da ultimo, un plauso alla ridotta distanza minima di messa a fuoco del Fujinon (13 cm dal soggetto al piano focale), che lo rende adatto anche al close up.