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Come scegliere il proiettore: Short Throw vs. Long Throw

In questo articolo vi raccontiamo in maniera completa e approfondita le differenze dei proiettori Long e Short Throw entriamo nello specifico.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ci sono vari motivi per cui desiderare una postazione Home Cinema come si deve, basata sull’uso di un videoproiettore anziché una TV. Ad esempio vorrete inserire tutto in un ambiente elegante, con proiettore e telo nascosti all’interno di un controsoffitto, completamente invisibili quando inutilizzati mantenendo inalterata la bellezza dell’ambiente. O magari volete uno schermo molto grande, più di quanto oggi è possibile fare con una TV (quindi oltre i 100 pollici). O magari volete fare coesistere una TV e un proiettore, la prima di dimensioni contenute perché fisicamente non vi piace avere uno schermo enorme sempre in vista o semplicemente perché il vostro arredamento o conformazione della stanza non lo permette. Insomma, anche se oggi una TV da 100 pollici è acquistabile a un prezzo relativamente basso (dalle 2000 alle 4000 euro circa), ciò non significa che i proiettori sono fuori gioco, anzi come abbiamo visto sono tante le situazioni in cui possono tornare utili.

Se quindi avete questa necessità, dovrete scegliere prima di tutto la tipologia di proiettore che vorrete inserire nel vostro ambiente. Prima della marca, della risoluzione, della tecnologia di proiezione e tutto il resto, dovrete capire se preferire un modello Long Throw o un modello Short Throw. Entrambe le tipologie hanno i propri pregi e difetti, che scopriremo in questo articolo. 

Quante tipologie di proiettori ci sono? 

Quando si parla di proiettore a ottica corta, ultra corta, standard, lunga, ultra lunga, etc etc, si inizia a pensare che esistano ben più delle due tipologie presentate in apertura di questo articolo. Tuttavia stratificare ulteriormente il mercato porta più svantaggi che vantaggi, quindi possiamo tranquillamente raggruppare tutti i modelli in solo due categorie: i proiettori “long throw” e “short throw”. Traducendo dall’inglese, in maniera letteraria, si parla di “tiro corto” e “tiro lungo”, potrete sentire altre varianti, ma tutto quello che vuole significare questa nomenclatura è il modo in cui i proiettori proiettano l’immagine, quindi il tipo di ottica che usano e la capacità di creare un’immagine di una determinata dimensione in base alla distanza di proiezione. 

Quelli a “tiro corto”, gli short throw, sono in grado di proiettare un’immagine grande a pochissima distanza dalla superficie di proiezione, il classico telo di proiezione, mentre quelli a tiro lungo, i long throw, hanno bisogno di essere posti a una determinata distanza minima, solitamente da qualche metro a diversi metri, per ottenere un’immagine proiettata delle medesime dimensioni del modello a tiro corto.

Quindi possiamo raggruppare tutti i proiettori che sono in grado di creare una grande immagine quando posti vicino al telo di proiezione nella categoria degli short throw - o tiro corto, o ottica corta (anche se quest’ultima definizione non è particolarmente corretta). Come distanza di proiezione s’intende da pochi centimetri a qualche decina di centimetri dalla superficie di proiezione.

I long throw, quelli a tiro lungo, sono tutti quelli che invece devono essere posti a una distanza minima di qualche metro (dai 3-4 metri a oltre) dalla superficie di proiezione. 

Raggruppare in questo modo i modelli è solo una sorta di convenzione, soprattuto perché se in passato c’era una distinzione un po’ più netta, nel corso degli anni, soprattutto gli ultimi anni, sono nati proiettori che si posizionano un po’ nel mezzo di queste due categorie. In ogni caso per gli Short Throw si parla di centimetri di distanza, mentre per i Long Throw si parla di metri.

Cosa cambia tra le varie tipologie?

La tipologia di proiettore non influenza nessun’altra caratteristica del proiettore stesso. Non ci sono regole come “un proiettore a ottica corta o ultra-corta può usare solo la tecnologia di proiezione laser”, ad esempio, nonostante la maggior parte dei modelli moderni di questo tipo utilizzino tale tecnologia. Il sistema di proiezione, che sia laser, dlp, LCD, è indipendente dalla tipologia di proiettore. C’è un’unica cosa che differenzia questi modelli e che è poi quella che permette di creare l’immagine di una certa dimensione a distanza più o meno ravvicinata, e cioè l’ottica impiegata.

Il funzionamento base di un proiettore è rimasto invariato negli anni, quantomeno nel principio di funzionamento. C’è una fonte luminosa che passando attraverso altri elementi e filtri crea l’immagine, e il fascio luminoso, nei vari colori, viene proiettato verso una lente. Quando il fascio luminoso passa attraverso la lente, questo viene distorto, cioè i raggi luminosi vengono deviati secondo un determinato angolo, e poi continuano il loro percorso fino a quando vanno letteralmente a sbattere contro una superficie dove viene riprodotta l’immagine. In pratica è come prendere una piccolissima immagine, super definita, che viene “zoomata” e mostrata sul telo.

La lente del proiettore, per il modo in cui è fatta, per il modo in cui curva la luce, distorce l’immagine in maniera più o meno aggressiva, quindi vuol dire che questo zoom viene fatto in maniera più o meno immediato. Nel caso degli short throw la distorsione è maggiore e quindi servono pochi centimetri per avere un’immagine molto grande, mentre se la lente distorce meno, come nei long throw, servono più metri per ottenere la stessa immagine delle medesime dimensioni. Questo comportamento lo avrete visto in molte occasioni, quando prendete un proeittore e lo avvicinate o allontanata del muro e l’immagine s’ingrandisce o diminuisce.

Quindi, per ribadire il concetto in un altro modo, più il proiettore è in grado di creare un’immagine grande a poca distanza, più l’ottica sarà estrema in quello che fa, e questo porta a vantaggi ma anche svantaggi, che ora vedremo.

Vantaggi e svantaggi di un proiettore a tiro lungo

Un proiettore a tiro lungo, che potremo definire anche “classico”, ha il vantaggio di dover avere a che fare con un’ottica meno estrema, e come potete immaginare questo significa principalmente che è soggetta a una minor distorsione, che si traduce solitamente in un’immagine più precisa, anche ai bordi, e con un’illuminazione più omogenea. Mediamente un proiettore standard è quindi in grado di offrire una qualità migliore delle immagini. Non è una regola, poiché ovviamente dipende dalla tecnologia adottata, il processore video, i filtri e altri elementi, ma se dovessimo valutare due proiettori che usano la stessa tecnologia e dallo stesso prezzo, probabilmente il modello Long Throw ha meno difficoltà da superare che possono incidere sulla qualità dell’immagine.

Inoltre i proiettori a tiro lungo offrono mediamente più flessibilità nell’adattamento dell’immagine, integrando controlli dei rapporto di tiro che permettono di fare alcune regolazioni, cosa che non tutti i proiettori a ottica corta offrono, anzi molti, soprattutto a ottica ultra-corta, hanno praticamente un’ottica fissa non modificabile.

Questo significa che se starete installando un proiettore standard, potrete ottenere l’immagine delle dimensioni desiderate a distanze un po’ differenti, o agire su elementi di zoom che aiutano nell’istallazione, senza ridurre la qualità finale.

Certo ci sono anche alcuni svantaggi, tra cui l’installazione stessa. Se avete una stanza classica, dovrete attaccare il proiettore al soffitto o metterlo in appoggio su un ripiano nella parte posteriore della stanza. Se, ad esempio, volete fare l’installazione in un sottotetto con travi oblique a vista, l’installazione diventa ancora più complicata, e in ogni caso dovrete tirare i cavi dalla parte opposta della stanza, sia quello di alimentazione sia quello per il trasferimento del segnale video.

Il risvolto, positivo, della medaglia è che dopo aver fatto un’installazione di questo tipo, sarà difficile che possa accadere qualcosa possa modificare l’immagine proiettata, poiché sarà improbabile che qualcuno possa toccare il proiettore.

L’altro svantaggio dei proiettori classici è che mentre li starete usando, se qualcuno passerà davanti al fascio di proiezione, chiaramente proietterà un’ombra sullo schermo, cosa che può essere risolta posizionando il proiettore il più in alto possibile. E il posizionamento del proiettore porta a un ulteriore conseguenza, cioè essendo nella zona dove all’incirca saranno anche le sedute, avrete una fonte di rumorosità più o meno sopra alle vostre teste; durante i film, con il volume alto, non sarà un problema, a patto che comunque si tratti di un proiettore poco rumoroso, poiché altrimenti potreste ugualmente avere del disagio.

Mediamente un proiettore standard è quindi in grado di offrire una qualità migliore delle immagini

Non tutti i proiettori standard sono inoltre adatti a tutte le stanze, e dovrete considerare attentamente il rapporto di tiro / proiezione, il throw ratio, che vi dice quanto l’immagine proiettata sarà grande in base alla distanza in cui lo metterete. Ad esempio, un proiettore con rapporto di tiro di 2.0:1 (si legge “due a uno”), significa che per ogni metro di larghezza dell’immagine proiettata sono necessari due metri di distanza dalla superficie di proiezione. Se quindi volete un’immagine di due metri, dovrete metterlo ad almeno 4 metri di distanza.

Come accennato molti proiettori permettono di aumentare e diminuire un po’ questo rapporto, ma non aspettatevi di guadagnare metri di distanza. È importante considerare questo rapporto, poiché rischierete di montare uno schermo di una determinata dimensione e poi di non riuscire a “riempirlo”, e vi assicuro che non è qualcosa con cui vorrete convivere.

Vantaggi e svantaggi di un proiettore a tiro corto

Differentemente dai proiettori classici, quelli a ottica corta possono essere posizionati dalla parte della stanza dove sarà presente il telo di proiezione, da pochi a qualche decina di centimetri di distanza. Il primo problema di questi proiettori, proprio per via dell’uso dell’ottica estrema, al contrario dei modelli a ottica lunga, è proprio la qualità dell’immagine proiettata, che può essere meno omogenea sia in termini di qualità che luminosità. Quello che accade con questi proiettori è che spesso l’ottica è molto disassata rispetto all’immagine proiettata, quindi ci sarà una distanza differente del flusso luminoso che poi va a proiettarsi sul telo, potendo portare a distorsioni o zone più chiare o più scure, nella parte soprattutto alta o bassa dell’immagine, in base a come lo installerete.

Anche questa non è una regola, ma è un rischio concreto che possiamo anche vedere chiaramente quando usiamo un proiettore di questo tipo proiettando dei pattern di test specifici. La buona notizia è che solitamente, nell’uso quotidiano, questa differenza non si vede, o non è così accentuata. Era molto più accentuata con i modelli di qualche anno fa, mentre ora la situazione è decisamente migliore, ma non possiamo escluderla.

 

Montandolo nella parte anteriore della sala, vicino allo schermo di proiezione, dovrete assicurarvi di avere la condizione giusta per l’installazione, soprattutto perché questi proiettori non permettono di agire molto sulla dimensione dell’immagine, quindi se un modello è fatto per proiettare un’immagine da 100 pollici a 15 cm, ad esempio, deve essere messo proprio in quella posizione; non al millimetro, ma la tolleranza è molto bassa, a meno che non accetterete di mostrare un’immagine più o meno grande, che porta a ulteriori conseguenze sulla qualità.

Un’istallazione tipica di questi proiettori è l’appoggio su un mobile, non differentemente da quello che accade con una TV. Sono quindi più soggetti a spostamenti. Un bambino può facilmente prenderli dentro, o li sposterete durante le pulizie, e poi sarete costretti a regolare nuovamente l’immagine. Non è nulla d’impossibile da fare, non dovrete chiamare un tecnico e nemmeno spendere ore, soprattutto con i modelli moderni che facilitano tutto, ma se con un’installazione tradizionale il problema è ridotto a zero o quasi, nel caso degli short throw in appoggio sui mobili il problema è più concreto, anche perché lo spostamento di 1 millimetro, per via dell’ottica estrema, si traduce in una modifica di differenti centimetri dell’immagine proiettata, soprattutto nella zona più distante dalla fonte di proiezione.

Se vorrete ovviare a questo problema, dovrete considerare un’installazione più classica, quindi a soffitto, situazione che richiede più lavori ma che li mette in una posizione che potrebbe evitarvi dei problemi in futuro.

Un’istallazione tipica di questi proiettori è l’appoggio su un mobile

Posizionandolo nella parte frontale della sala, vicino al telo di proiezione, l’installazione sarà comunque più agevole per quanto riguarda il cavo di alimentazione e quello di connessione video. Molti short throw includono anche l’ecosistema Google TV, e di conseguenza potreste non necessitare di collegare il cavo per il trasferimento del segnale video, se vi accontentate di queste fonti AV.

Per quanto riguarda la rumorosità, essendo solitamente più lontano, avrete meno disturbi e chiaramente non ci saranno nemmeno problemi se qualcuno passerà davanti, poiché non potrà interrompere il flusso di luce. Tuttavia molti di questi proiettori, proiettando un fascio di luce molto potente a distanza ridotta, integrano dei sistemi in grado di rilevare la presenza di persone e disattivare la proiezione per evitare che qualcuno possa essere acciecato.

Pregi e difetti a confronto

Ricapitoliamo i pregi e difetti per le singole voci.

  • Installazione: più semplice per i proiettori a ottica corta, più impegnativa per quelli classici, sia per il posizionamento sia per il passaggio dei cavi.
  • Centratura sullo schermo: più semplice per i proiettori classici, anche perché solitamente permettono di regolarla più facilmente, mentre quelli a ottica corta hanno tolleranze minime e dimensioni pressoché fisse.
  • Qualità dell’immagine: entrambi fanno un ottimo lavoro, ma quelli a ottica corta potrebbero mostrare aberrazioni, artefatti o immagini meno omogenee.
  • Rumorosità: spesso non è un problema in entrambi i casi, ma certo quelli a ottica corta stando più lontani daranno meno fastidio.
  • Dimensioni dello schermo: ci sono modelli di entrambe le tipologie che possono creare schermi grandi, tra i 100 e i 150”. Se volete andare oltre i 150, probabilmente dovrete scegliere un modello classico e avere una stanza molto grande.

Chi dovrebbe acquistare un proiettore classico (Long Throw)

Un proiettore classico è la scelta ideale per tutti, poiché mediamente si possono adattare a ogni esigenza e hanno meno restrizioni da considerare rispetto a quelli a ottica corta. L’unico vero problema riguarda l’installazione, dovrete portare i cavi dalla parte opposta della stanza e installare un telo di proiezione, spesso dovrete collegare tutto a soffitto, installare canaline, fare buchi, insomma è più complicato.

Ma se questo non è un problema, o magari avete una stanza compatibile con un’installazione più semplice, come ad esempio una libreria dietro al divano e la possibilità di fare correre i fili senza lasciarli volanti in mezzo alla stanza, allora è ancora la scelta migliore.

Inoltre, mediamente, potreste spendere anche un po’ meno rispetto a quelli a ottica corta, e non sottovalutate la possibilità di fare convivere un proiettore classico con la TV. Sarà sufficiente, in questo caso, installare un telo estensibile che possa scendere davanti alla TV, così da avere la doppia possibilità d’uso.

Chi dovrebbe acquistare un proiettore Short Throw

Un proiettore a ottica corta diventa un’alternativa valida per chi vuole avere un grande schermo senza l’incombenza di un’installazione complicata. Tenete a mente tutti i difetti, o meglio disagi, che potreste avere con un proiettore short throw, e se non sono un problema, proseguite pure.

L’ottica corta sarà, in alcuni casi, l’unica soluzione se la stanza non è abbastanza profonda. Ricordatevi del rapporto di tiro, non tutti i proiettori classici hanno un’ottica che gli permette di raggiungere uno schermo di una determinata dimensione in uno spazio ridotto, e in questo caso o dovrete accontentarvi di uno schermo più piccolo, o cercare un proiettore con un’ottica speciale, o scegliere uno a ottica corta.

La convivenza tra proiettore Short Throw e televisione è pressoché impossibile, poiché l’installazione classica prevede il posizionamento del proiettore proprio dove dovrebbe stare una TV. Certo potreste voler installare il proiettore a ottica corta sul soffitto e prevedere un telo estensibile, tuttavia dovrebbe essere tutto molto avanzato rispetto al mobile. Insomma, si può fare, ma è un caso abbastanza limite

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