Inizi i lavori, e il mercato si risveglia
Nel caso di Lompoc i responsabili locali hanno confermato di aver avuto problemi nella realizzazione della rete di antenne perché la particolare conformazione degli edifici ha richiesto una maggiore densità di posizionamento. Ma la cosa più grave è che quando sono stati avviati i lavori sono giunte le compagnie telefoniche e via cavo con nuovi servizi più competitivi.
"È sembrato come se all'annuncio dell'avvio lavori fossero finalmente arrivati i camion dei provider che attendevamo da tempo - quindi con servizi broadband di ben altro livello rispetto al passato", ha suggerito Dick DeWees, sindaco di Lompoc. "So bene che se non raggiungeremo un numero sufficiente di abbonati dovremo togliere la spina, ma sono certo che la nostra nuova campagna marketing possa raggiungere l'obiettivo. Abbiamo tagliato i prezzi di 9 dollari, adesso proponiamo un servizio a 16 dollari al mese".
Il problema più grande comunque, in genere, è sempre quello della sottostima del numero di antenne di cui si ha bisogno per un servizio efficiente. MobilePro, ad esempio, nella città di Tempe (Arizona) ha dovuto triplicare le infrastrutture investendo un milione di dollari in più rispetto al budget iniziale - calcolato in meno di 500 mila dollari. "Il settore è veramente all'inizio, e quello che funziona sulla carta alla fine in realtà non regge", ha dichiarato Jerry Sullivan, CEO dell'azienda.
Ma in altre città, come a Portland, sono venute fuori altre magagne: far passare il segnale attraverso le mura è stato praticamente impossibile. Così agli utenti è stato richiesto non solo di spendere circa 150 dollari per dei potenziatori di segnale domestici, ma poi di accontentarsi di un servizio che alla fine andava più lento delle ADSL tradizionali.