La Cina sta compiendo passi da gigante nella transizione verso l'energia pulita, superando le aspettative e battendo ogni record nell'installazione di impianti eolici e solari. Secondo un recente rapporto del centro di ricerca Climate Energy Finance (CEF), il paese asiatico sta procedendo a un ritmo impressionante, equivalente all'attivazione di cinque grandi centrali nucleari di energia rinnovabile ogni settimana.
I dati parlano chiaro: nei primi cinque mesi del 2024, la Cina ha aggiunto 103,5 gigawatt di capacità a emissioni zero, rappresentando il 90% di tutte le nuove installazioni energetiche. Il solare guida questa rivoluzione con 79,2 gigawatt, seguito dall'eolico con 19,8 gigawatt e dall'idroelettrico con 3,4 gigawatt.
Ciò che rende ancora più notevole questo traguardo è il modo in cui queste nuove installazioni vengono realizzate. Molte delle nuove centrali eoliche e solari sono costruite in regioni desertiche occidentali, come il deserto del Gobi. L'elettricità generata viene poi trasmessa per oltre 4.800 km verso est, attraverso le linee di trasmissione ad alta tensione più lunghe del mondo.
Sfide e soluzioni innovative
Nelle aree urbane, la Cina sta sperimentando soluzioni uniche come una gigantesca turbina eolica galleggiante a doppio rotore, progettata per resistere agli uragani. Per affrontare l'intermittenza delle fonti rinnovabili, il paese sta implementando un mix di tecnologie di accumulo energetico, tra cui impianti idroelettrici a pompaggio, batterie su larga scala e nuove centrali a carbone come supporto.
Nonostante l'aggiunta di nuove centrali a carbone, il Consiglio per l'Energia della Cina stima che la generazione rinnovabile supererà la produzione a carbone entro la fine di quest'anno. La quota complessiva del carbone nella produzione di elettricità sta diminuendo rapidamente, mentre l'energia pulita continua a crescere.
Con questo ritmo impressionante, la Cina raggiungerà il suo ambizioso obiettivo di 1.200 gigawatt di energia rinnovabile entro la fine di questo mese, con più di 6 anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2030. Questo traguardo sottolinea il ruolo di primo piano che la Cina sta assumendo nella lotta al cambiamento climatico e nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile.