C'è un grande fermento presso il centro di controllo della missione ESA (ESOC) in Germania. I membri del team di controllo di Rosetta stanno guidando la sonda in una delle manovre più difficili da quando è arrivata alla cometa 67P/C-G nel mese di agosto 2014. Le ultime settimane dell'incredibile viaggio di Rosetta si sono dimostrate essere tra le più impegnative e scopriremo insieme il motivo.
Il sito di atterraggio previsto è un'area soprannominata Ma'at, situata sul più piccolo dei due lobi della cometa. Ma'at è una delle regioni più attive della cometa. È infatti la sede di diversi pozzi attivi, con un diametro maggiore di 100 metri e profondità superiori a 50-60 metri, dai quali hanno origine diversi getti di polvere della cometa. Le pareti di questi pozzi mostrano delle strutture grumose soprannominate "goose bumps". Secondo gli scienziati queste strutture potrebbero essere il segno dei primi 'cometesimi' che si sono assemblati per dare origine alla cometa nelle prime fasi della formazione del Sistema Solare. Sono quindi importanti per comprendere l'origine di questi corpi.
Rosetta riserverà il suo sguardo più vicino a queste affascinanti strutture. Il 30 settembre il veicolo spaziale si rivolgerà verso un punto adiacente ad un pozzo largo circa 130 m, che il team della missione ha chiamato Deir el-Medina, poiché ha un aspetto simile a una struttura situata in un'antica omonima città egiziana.
Tornando al sito previsto per l'atterraggio, la regione Ma'at è stata scelta per il suo potenziale scientifico e tenendo conto dei vincoli operativi necessari ai fini della discesa. Il touchdown è previsto entro 20 minuti dalle 12:40 italiane del 30 settembre.