Uno dei maggiori problemi che il team di controllo ha dovuto affrontare nelle ultime settimane della missione è al tempo stesso una delle maggiori ragioni per le quali la missione sta terminando: la potenza. Più si è lontani dal sole minore è la quantità di energia solare che raggiunge i panelli solari di Rosetta.
Il 14 settembre Rosetta si trovava a oltre 560 milioni di km dal Sole e oltre 697 milioni di km dalla Terra. Ogni giorno, queste enormi distanze aumentano di circa 1 e 3 milioni rispettivamente. "Alla fine di agosto, avevamo solo 936 Watt, e abbiamo bisogno di un minimo di circa 630 Watt semplicemente per operare - questo lascia solo circa 300 Watt per gli strumenti", dice Sylvain.
Tuttavia tenendo conto che Rosetta è ora su un'orbita più grande e che i pannelli solari non hanno sufficiente energia non c'è poi la garanzia che gli strumenti si riattiveranno dopo una seconda ibernazione. Al contrario, uno schianto sulla cometa sembrerebbe la soluzione ideale. Inoltre l'avvicinamento alla cometa permetterà di acquisire nuovi e più dettagliati dati grazie agli strumenti a bordo della sonda madre. La sonda Rosetta non è stata costruita in previsione di un atterraggio quindi non riuscirà a sopravvivere ad esso.