Autofocus

Recensione – Test EOS 760D. Il noto sensore CMOS APS-C da 18 Mpixel lascia il posto ad uno completamente nuovo da oltre 24 Mpixel, montato anche sulla 750D e sulla EOS 3M. Ma non è questo il solo particolare tecnico che rende la nuova proposta del costruttore giapponese una delle più interessanti nella sua fascia di prezzo…

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a cura di Tom's Hardware

Autofocus

La nuova reflex Canon adotta un sistema AF abbastanza sofisticato in relazione alla tipologia di macchina. E' sostanzialmente il medesimo della EOS 7D prima generazione e della EOS 70D. Partiamo con il dire che adotta 19 punti AF tutti a croce, con quello centrale sensibile a f/2.8 e la messa a fuoco multi-punto su cinque zone distinte selezionabili.

Il pattern dei punti di MAF si presenta così:

Canon EOS 760D 020

Mediante un tastino posto accanto al display superiore, si può selezionare alternativamente:

  • MAF a singoli punti spostabili a piacimento mediante il controller posteriore

Canon EOS 760D 021

  • MAF a 5 zone, di cui quella centrale da 9 punti e quelle laterali da 3

Canon EOS 760D 022

  • Area estesa, dove la macchina decide automaticamente i punti di MAF all'interno dell'area delimitata (che sinceramente avrebbe potuto essere un po' più ampia).

Canon EOS 760D 023

Si noti che la griglia si può attivare o meno.

Le indicazioni visibili all'interno del mirino ottico sono sovraimpresse elettronicamente (schermo LCD trasmissivo nel mirino), come nel caso della 7D Mark II.

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