Conclusioni
La Canon EOS 6D si è dimostrata essere un'eccellente full-frame prosumer. Se vista sotto questa prospettiva, le si possono muovere davvero pochissime critiche: qualitativamente infatti ottiene risultati del tutto analoghi alla più professionale 5D Mark III, costando una cifra sensibilmente inferiore; offre un comportamento ad alti ISO persino (leggermente) superiore alla sorella maggiore; infine, dal punto di vista operativo ha quasi tutto quello che si trova anche sulla Mark III, e in più un paio di add-on potenzialmente interessanti come Wi-Fi e GPS.
Non bisogna però commettere l'errore di porre idealmente la 6D in una fascia superiore a quella di sua appartenenza, o si rimarrà delusi. Questa fotocamera nasce come evoluzione della 60D, non certo come variante della linea 5D.
Per chi è in cerca di una full-frame di livello professionale che non sia una EOS 1, la 5D Mark III resta l'unica soluzione. Per chi invece vuole una fotocamera ad alte prestazioni per la fotografia sportiva, sempre escludendo le EOS-1, il consiglio è quello di rimanere sul formato APS-C e sull'ancora valida EOS 7D - la 6D non regge il passo, né in termini di cadenza di scatto né di AF.
Naturalmente, non possiamo evitare in chiusura un rapido confronto con la rivale più diretta e accreditata, vale a dire la Nikon D600. Il prodotto Nikon si presenta con caratteristiche per diversi aspetti più professionali (doppio slot, cadenza di scatto superiore, otturatore garantito per più cicli, copertura del mirino pari al 100%, AF a 39 punti), ma la gamma di sensibilità più ristretta sembra tradire un peggior comportamento ad alti ISO. Tra poco online la recensione della D600 per un confronto diretto.
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